Il fatto

Carenze nei dispositivi di salvataggio, strumentazione di bordo e condizioni di vita dell’equipaggio, bloccate tre navi dalla Capitaneria di Porto di Bari

I controlli della Capitaneria di Porto di Bari
Le ispezioni sono state condotte da personale qualificato che ha verificato il rispetto delle normative internazionali
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Nell’arco di 15 giorni, la Capitaneria di porto di Bari ha detenuto tre navi mercantili straniere in transito nel porto di Bari, a seguito di controlli dello Stato di approdo (Port State Control – PSC), rilevando gravi carenze in materia di sicurezza della navigazione.

Le ispezioni sono state condotte da personale qualificato che ha verificato il rispetto delle normative internazionali previste dall’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), e dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).

Numerose le carenze riscontrate, gran parte delle quali inerenti settori delicati e importanti quali i sistemi di emergenza, i dispositivi di salvataggio, la strumentazione di bordo e le condizioni di vita dell’equipaggio. Il malfunzionamento di sistemi essenziali per la navigazione, tra quali il radar, e l’inoperatività dei sistemi fissi antincendio, oltre che le pessime condizioni di vita del personale di bordo, hanno inevitabilmente condotto al fermo amministrativo delle navi, ormeggiate nel porto di Bari fino alla risoluzione delle carenze rilevate.

Operazioni, che attestano il costante impegno della Capitaneria di porto di Bari nella tutela della sicurezza della navigazione e si inseriscono nel più ampio contesto nazionale, che vede il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera competente in materia di sicurezza della navigazione e contrasto alle navi “substandard”, sotto l’egida del Paris Memorandum, l’accordo tra paesi europei e nordatlantici di cui l’Italia è parte da oltre 40 anni.

mercoledì 23 Agosto 2023

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