Il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto ha partecipato ai lavori del 13esimo congresso della Cgil Puglia, in corso a Bari.
Per coniugare giustizia sociale e sicurezza sul lavoro – ha detto «serve una sola parola: legalità. È indispensabile recuperare percorsi di correttezza comportamentale secondo le norme».
«Per la sicurezza sul lavoro – ha aggiunto – serve prevenzione, prevenzione e prevenzione». Poi ha spiegato che questo «vuol dire anche aiutare la salute sul luoghi di lavoro ma soprattutto bisogna chiedersi se i principi costituzionali sono applicati, cioè se l’articolo 32, che garantisce il diritto alla salute, il 35 la sicurezza sul lavoro e il 41 cioè un’impresa che in qualche maniera rispetti tutto questo, nel nostro Paese sono garantiti».
«Se penso alla Puglia – ha proseguito Sisto – devo dire che le condizioni della sanità sono drammatiche, viviamo un momento no assoluto e su cui bisogna riflettere ci sono indubbiamente carenze di organico ma ci sono anche delle responsabilità per omessa vigilanza su quello che accade e chi ne fa le spese è il cittadino. Sulla sicurezza sul lavoro abbiamo avuto 48 infortuni mortali in Puglia vuol dire che anche qui, c’è da intervenire prontamente e non punendo le imprese: non serve la punizione, serve la prevenzione e l’aiuto a prevenire gli infortuni.
«Uun morto ha un costo incredibile, ineguagliabile – ha sottolineato – e allora prevenire forse vale più che punire. Quando si punisce ormai l’evento è accaduto, la sanzione arriva troppo tardi. Sulla sicurezza sul lavoro bisogna arrivare prima e credo che questo sarà lo scopo del governo: c’è un tavolo sulla sicurezza che è stato aperto una decina di giorni fa e il 26 ha una seconda riunione. È un momento difficile del Paese c’è bisogno di sinergia, di fare squadra come oggi per la Cgil siamo qui a dimostrare che il governo è al fianco dei lavoratori».