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Il Documento di Valutazione Rischi: redazione e obblighi

Il Documento di Valutazione Rischi: Redazione e obblighi
Il Documento di Valutazione Rischi è tra i documenti più importanti in fatto di sicurezza sul lavoro. Contiene le informazioni raccolte in azienda su sicurezza, nomine delle figure di responsabilità, valutazioni dei rischi, prevenzione e altro
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Il Documento di Valutazione Rischi è uno dei documenti più importanti in materia di sicurezza sul lavoro. Contiene praticamente tutte le informazioni raccolte in azienda riguardo la sicurezza, le nomine delle figure di responsabilità, le valutazioni dei rischi, i piani di prevenzione e altro. E’ importante anche perchè il datore di lavoro deve redigerlo e firmarlo in concomitanza con l’avvio delle attività aziendali, non sono ammessi ritardi.
In questo articolo, analizziamo tutto quello che il datore di lavoro deve sapere sul DVR, Documento di Valutazione Rischi, per non incorrere in sanzioni.
Cos’è il Documento di Valutazione Rischi
Il DVR è un documento che può essere redatto in forma cartacea o elettronica. Deve essere firmato dal datore di lavoro e deve essere datato. Oltre alla compilazione in concomitanza con l’avvio delle attività aziendali, è obbligatorio anche l’aggiornamento periodico del DVR.
Il DVR deve contentere tutte le seguenti informazioni:
– la valutazione dei rischi presenti in aziende, in tutte le diverse unità produttive;
– l’indicazione dei parametri utilizzati per la valutazione dei rischi;
– i piani di sicurezza elaborati per ridurre i rischi nel tempo;
– i piani di prevenzione del rischio;
– la valutazione del rischio di stress lavoro correlato;
– l’inidicazione delle nomine delle figure di responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro (Addetti antincendio, addetti primo soccorso, RSPP, RSL, Medico Compentente…).
Il datore di lavoro può incorrere in sanzioni per mancata compilazione del DVR, ma anche per compilazione incompleta: se mancano alcune delle informazioni obbligatorie, se manca la firma o manca la data, il datore di lavoro può incorrere in sanzioni.
Chi redige il DVR?
Come abbiamo accennato, il Documento di Valutazione Rischi deve essere firmato dal datore di lavoro. Per la redazione del documento, però, il datore di lavoro può avvalersi del supporto di altre figure come quella del medico competente, l’RSPP, l’RSL.
Per la stesura del documento è possibile anche rivolgersi ad una azienda che fornisce servizi di sicurezza sul lavoro: la redazione del DVR è proprio uno dei servizi offerti. Quest’ultima risulta una delle opzioni migliori in quanto assicura al datore di lavoro la completezza del DVR in tutti i dettagli in modo da essere sicuri di evitare sanzioni.
Quando redigere il DVR?
Con la legge 161 del 2014, la redazione del DVR in concomitanza con l’inizio delle attività aziendali è diventata obbligatoria e non sono concesse deroghe. Ecco perchè il Documento di Valutazione Rischio deve contenere data certa.
In caso di ritardi o di mancanza di data certa, il datore di lavoro incorre in sanzioni.
Mancata o incompleta redazione: sanzioni
Sono previste sanzioni per la mancata o incompleta redazione del DVR.
In caso di mancata compilazione del DVR, il datore di lavoro può incorrere in:
– Arresto da 3 a 6 mesi;
– ammenda da 2700 euro fino ad un massimo di circa 7000 euro.
Per redazione incompleta del DVR, il datore di lavoro rischia un ammenda da 1000 euro fino ad un massimo di oltre 4000 euro.

lunedì 9 Gennaio 2023

(modifica il 10 Gennaio 2023, 12:24)

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