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«Con l’appalto per le mense ospedaliere a rischio un migliaio di posti di lavoro»

La Redazione
Nell'incontro della task force regionale «sono emerse - spiega il sindacato - tutte le grandi criticità del bando da 372 milioni, le lavoratrici e i lavoratori del settore saranno certamente in esubero»
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L'appalto delle mense ospedaliere della Regione Puglia potrebbe costare un migliaio di posti di lavoro. A dirlo è la Filcams Cgil Puglia che con una nota lancia l'allarme: «Nell'incontro che si è tenuto ieri, in seno al SEPAC, la Task Force regionale per le crisi aziendali presieduta da Leo Caroli, sono emerse in tutta la loro gravità, le grandi criticità del bando da 372 milioni di euro per l'appalto mense ospedaliere indetto da Innova Puglia e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 dicembre 2021 relativo al Servizio di ristorazione ai degenti e ai pazienti ricoverati presso i presidi ospedalieri e le strutture sanitarie di tutte le aziende sanitarie/IRCSS/AUO della Regione Puglia. Ci sono importanti omissioni – spiega il sindacato – per ciò che riguarda le clausole sociali, il mancato utilizzo dei centri cottura, alcuni appena ristrutturati, che non verranno utilizzati dalla società o Rti vincitrice del bando, l'aumento del costo per ogni pasto di 87 centesimi. Per questo motivo le organizzazioni sindacali hanno chiesto alla Regione di revocare in autotutela il bando». Secondo Barbara Neglia, segretaria generale di Filcams Cgil Puglia, questo «bando di gara potrebbe creare una forte crisi occupazionale in un comparto già fortemente colpito dalla pandemia. Le lavoratrici e i lavoratori del settore saranno certamente in esubero ed è difficile che si possa porre in essere un adeguato piano di riassorbimento. La richiesta al Presidente Emiliano – continua Neglia – è quella di rivedere urgentemente i criteri dell'appalto al fine di evitare un bagno di sangue dal punto di vista occupazionale. L’evidente assenza della politica su questa vertenza – conclude la segretaria – ci richiama a un senso di responsabilità che ci vedrà mettere in campo tutte le azioni di protesta necessarie per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e per garantire ai pazienti un servizio adeguato e di qualità». La ferma posizione di InnovaPuglia nel non voler indietreggiare rispetto al ritiro del bando «confligge con quanto previsto dall’articolo 8 del disciplinare di gara e dall’articolo 14.3 del capitolato tecnico che prevedono l’obiettivo di promuovere la stabilità occupazionale e la conseguente condizione per la quale l’aggiudicatario del contratto d’appalto è tenuto ad assorbire nel proprio organico il personale già in essere alle dipendenze delle società uscenti. Inoltre, trattandosi di un appalto ad alta densità di manodopera, le indicazioni dell’Anac sono chiare e le amministrazioni pubbliche sono tenute a mettere a disposizione di tutti i partecipanti al bando i dati relativi al personale in essere, unitamente al monte ore utilizzato e alla qualifica dei livelli retributivi». Per queste ragioni, Filcams CGIL Puglia, insieme a Fisascat CISL Puglia e Uiltucs Puglia, confermano il sit-in per domani 17 febbraio dalle ore 10 alle 13 presso la Presidenza della Regione Puglia sul Lungomare Nazario Sauro e chiedono nuovamente un incontro all’assessore alla Sanità Rocco Palese, appena nominato «per una chiara ed efficace risoluzione della vertenza».

mercoledì 16 Febbraio 2022

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