Cronaca

Armi da guerra: nuova ordinanza di custodia in carcere per l’ex gip De Benedictis

La Redazione
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Armi da guerra: nuova ordinanza di custodia in carcere per l'ex gip De Benedictis
Arrestato anche un caporal maggiore dell'esercito. Il provvedimento è stato notificato in carcere dove l'ex giudice è detenuto dal 24 aprile scorso per corruzione in atti giudiziari
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L’ex gip del Tribunale di Bari, Giuseppe De Beneditis, e un caporal maggiore dell’Esercito italiano, Antonio Serafino, di 43 anni, sono stati arrestati per la detenzione dell’arsenale da guerra trovato nelle scorse settimane in un nascondiglio ricavato in una villa di Andria, nel Barese. A De Benedictis il provvedimento è stato notificato in carcere dove l’ex giudice è detenuto dal 24 aprile scorso per corruzione in atti giudiziari. 

La Polizia di Bari è stata guidata dal Primo dirigente Filippo Portoghese capo della squadra mobile. I due, stando alle indagini, discutevano spesso di armi e di come procacciarsele e nasconderle. A seguito del coinvolgimento del magistrato, l’indagine è stata trasferita, per competenza, alla Procura della Repubblica di Lecce, che ha proseguito gli accertamenti con l’organo di Polizia Giudiziaria barese.

La misura restrittiva è stata firmata dal gip del Tribunale di Lecce, su richiesta della Dda salentina, ed eseguita dalla Squadra mobile della Questura di Bari. I due arrestati sono accusati di traffico e detenzione di armi ed esplosivi, anche da guerra, e relativo munizionamento e ricettazione.

Nell’inchiesta, nelle scorse settimane, era stato arrestato in flagranza di reato al momento del sequestro dell’arsenale, il proprietario della villa in cui era stato ricavato il nascondiglio, Antonio Tannoia, imprenditore di 55 anni.

Nel corso della perquisizione eseguita dalla Polizia di Stato in una masseria sita in agro di Andria, sulla via per Corato, in una dependance attigua al corpo principale dell’immobile, in un pozzo sottostante un deposito degli attrezzi, protetto da una pesante botola di ferro e cemento ben occultata sotto arredi da cucina, è stato rinvenuto un micidiale arsenale comprendente più di 200 pezzi tra fucili mitragliatori, fucili a pompa, mitragliette comunemente usate dalla criminalità organizzata in agguati armati (tra gli altri, 2 kalashnikov, 2 fucili d’assalto AR15, 6 mitragliatrici pesanti Beretta MG 42, 10 MAB, 3 mitragliette UZI), armi antiche e storiche, pistole di vario tipo e marca, esplosivi, bombe a mano ed una mina anticarro, oltre a circa 100.000 munizioni di vario calibro. Sull’ingente materiale rinvenuto sono in corso i laboriosi accertamenti balistici e documentali volti a scoprirne origine e natura.

giovedì 13 Maggio 2021

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