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Modugno, un consiglio comunale per dare la cittadinanza onoraria a Liliana Segre

La Redazione
Lo ha promosso il sindaco Nicola Magrone «contro ogni forma di intolleranza, razzismo, xenofobia, antisemitismo e istigazione all'odio»
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Si terrà a Modugno, lunedì 27 gennaio, in occasione del ventesimo anniversario della legge n. 11/2000 istitutiva del “Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”, un Consiglio Comunale promosso dal Sindaco Magrone, per insignire Liliana Segre della cittadinanza onoraria di Modugno. Nata a Milano nel 1930,Liliana Segre, oggi Senatrice a vita, è uno dei pochi deportati tornati vivi dalla terribile esperienza dei campi di sterminio nazisti.

L’amministrazione comunale, condividendo una proposta dell’Associazione “Modugno a 5 Stelle”, chiede al Consiglio di accogliere Liliana Segre nella comunità modugnese, annoverandola tra i suoi più illustri concittadini “per l’alto valore civile, sociale e culturale – recita la motivazione della delibera su cui si esprimerà il Consiglio Comunale – della sua testimonianza e del suo impegno, poiché rappresenta una delle figure più nobili della Nazione, segnata dal portare in sé la memoria della tragedia della Shoah e il senso della vita come sopravvivenza dell’umano e come scelta etica per cogliere pericoli e opportunità per tutta l’umanità”.

Dobbiamo prendere in seria considerazione – dice Nicola Magrone – le minacce subite da una superstite dell’Olocausto. A Modugno abbiamo il dovere morale di contrastare, anche con atti simbolici, le espressioni di odio e di violenza che rischiano, in ogni momento, di contagiare la società, minando nel profondo i valori fondanti della Repubblica e della Costituzione italiana.

Liliana Segre, nata a Milano 89 anni fa, in una famiglia ebraica, venne espulsa nel 1938, in forza delle leggi raziali fasciste, dalla scuola che frequentava. Venne deportata nel 1944 nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, con il padre e i nonni paterni che non rivide mai più. Fu liberata il 1 maggio 1945 e per molto tempo non ha mai voluto parlare pubblicamente della sua esperienza. Ha deciso di interrompere questo silenzio nei primi anni ’90 e da allora si è resa disponibile a parlare a decine e decine di assemblee scolastiche e convegni di ogni tipo per raccontare ai giovani la propria storia anche a nome dei milioni di altri che l’hanno con lei condivisa e che non sono mai stati in grado di comunicarla. Il 19 gennaio 2018, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato senatrice a vita Liliana Segre, protagonista della storia contemporanea e portatrice di altissimi meriti nel campo sociale in quanto divulgatrice della sua esperienza di sopravvissuta alla barbarie nella quale era sprofondata l’Europa sotto il dominio nazifascista.

giovedì 23 Gennaio 2020

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Maria P.
Maria P.
4 anni fa

Qualcuno ha però fatto notare che Alfredo Belli Paci, marito della senatrice Segre (morto nel 2007) nel 1979 si candido' alla Camera nella circoscrizione Milano-Pavia con il Movimento Sociale Italiano, allora diretto da Giorgio Almirante.