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World Press Photo, a Bari le immagini che raccontano il mondo

La Redazione
​Ieri l'inaugurazione al Teatro Margherita, mentre la mostra resterà aperta al pubblico fino al 23 giugno
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Le emozioni di uno scatto

perfetto, le storie che uniscono il mondo

come recita il

telo sulla facciata dell’ex mercato del pesce di Bari (piazza

Ferrarese), le testimonianze di vita e di luoghi lontanissimi da noi.

Anche quest’anno Bari ospita il World Press Photo, il più importante

concorso

di fotogiornalismo al mondo, organizzato dall’omonima fondazione

olandese dal

1955. La mostra, grazie all’impegno

di Cime di Vito Cramarossa, è giunta alla sua quinta presenza nella nostra

Regione.

Ieri l’inaugurazione al Teatro Margherita, mentre la mostra resterà
aperta al pubblico fino al 23 giugno. Ospite
della serata il direttore generale della Fondazione World Press Photo di
Amsterdam, Lars Boering.

“Torniamo
– ha dichiarato Vito Cramarossa – dove abbiamo iniziato in un Margherita rinnovato dove oggi tanti
cercavano di entrare durante l’allestimento per vedere le novità. In
mostra oggi non ci sono solo foto ma 140 finestre che ci raccontano la
verità e quello che accade nel mondo attorno a noi ogni giorno”.

Manoocher Degathi, già vincitore
del WPP foto nel 1984: “Da molti anni lavoro con il WPP. Sono stato tra i
vincitori e poi anche nella giuria. La presenza qui di Lars Boering è
una cosa incredibile. Tra 110 mostre al mondo lui ha scelto Bari. Dovete
esserne fieri”.

“Ringrazio tutti i presenti – ha detto Lars Boering, direttore
generale WPP Foundation: Arrivato oggi qui
al Margherita sono rimasto estasiato. Per il WPP l’Italia è un Paese
importante. Tanti giornalisti italiani hanno preso parte al concorso e
tantissimi hanno vinto. Un grazie a Cime e all’organizzazione di Vito, e
a Sophie che ci aiuta con il lavoro sulle foto e l’allestimento. Lo
scopo del WPP è mettere in comunicazione il mondo con le storie.
Dobbiamo aprire i nostri occhi e guardare quello che ci raccontano.
Grazie per avermi ospitato qui. Amo l’Italia e adesso amo anche Bari.
Tornerò sicuramente in questa città e tornerà anche il World Press
Photo”.

Antonio Decaro, sindaco di Bari

“Quest’anno
– ha detto il sindaco di bari Antonio Decaro – con particolare piacere accogliamo World press photo in quella che è la
sua casa naturale, il Teatro Margherita, uno dei tre spazi che
comporranno il Polo contemporaneo delle arti della nostra città. Un
luogo dove l’arte, in tutte le sue forme, potrà parlare al pubblico, e
in cui ogni tipo di pubblico potrà trovare eventi e iniziative che
rispondano ai suoi gusti. In
questo caso parliamo della mostra di fotogiornalismo più famosa al
mondo, che ormai da diversi anni, grazie all’intraprendenza degli amici
di CIME (che ringrazio), fa tappa nella nostra città offrendo a
cittadini e turisti una panoramica straordinaria degli eventi e delle
vicende più significative dell’anno catturati dagli obiettivi dei più
grandi fotoreporter del mondo. Credo
che la fotografia abbia, rispetto ad altre espressioni artistiche,
un’immediatezza e una forza senza pari, e che riesca a colpire
l’immaginario di qualunque persona, a prescindere dalla sua formazione o
provenienza: la foto scelta per veicolare questa edizione di World
press photo – per capirci, quella che campeggia sul muro dell’ex
Mercato del pesce, e che non è la foto vincitrice del concorso di
quest’anno – ne é l’esempio. Quella foto ha una potenza
incredibile e parla a tutti, senza alcuna distinzione, di uno dei più
grandi drammi del nostro tempo. Ma ha il merito di farlo senza parole e
senza alcuna retorica. Semplicemente, spacca il cuore, almeno il
mio. Per questo sono orgoglioso che la nostra città, grazie a WPP, torni
ad essere al centro del mondo, della bellezza e dell’orrore del mondo,
delle grandi e piccole dinamiche che lo attraversano e che si riflettono
sulla vita di tutti noi. Ringrazio la Regione Puglia per il sostegno e
l’attenzione che rinnova e dimostra nei confronti dello sviluppo
culturale della città di Bari”.

“Questa
è una terra – ha affermato Michele Emiliano, presidente Regione Puglia – dove i porti sono sempre rimasti aperti, dove le porte
delle nostre case sono sempre rimaste aperte e dove non vediamo l’ora di
dare una mano a chi ha bisogno di noi. Anche perché in passato hanno
dato una mano a noi, o perpetrato ingiustizie nei nostri confronti
quando noi emigravamo per il mondo. E quindi la forza civile di questa
grande manifestazione è nitida. È evidente che questo non è un premio
neutrale, non premia solo la fotografia più bella, premia il significato
della fotografia. E quindi, nell’essere così felici di ospitare questa
mostra, noi sposiamo il progetto anche di natura civile e politica di
World Press Photo e cerchiamo di fare la nostra parte. Siamo riusciti
lavorando anno per anno a meritarci l’attenzione della Fondazione World
Press Photo. Per farlo bisogna essere credibili. Come Regione stiamo
investendo somme senza precedenti nelle attività culturali. Vogliamo ora
far diventare questa mostra la più grande d’Italia. Ce la possiamo
fare”.

Bari è tra le prime 10 città
al mondo, tra le 100 in 45 Paesi, ad ospitare il Word Press Photo.

L’allestimento del Teatro Margherita che ospiterà le foto
vincitrici del concorso 2019 sarà arricchito quest’anno dalla presenza delle
luminarie Paolicelli Design, fortemente volute da Cime per rendere omaggio a
una delle tipicità pugliesi. Un mondo tutto da scoprire quello che si aprirà
agli occhi del pubblico che, nella serata inaugurale, assisterà anche
all’intervento di danza contemporanea e con il cerchio aereo, in una speciale
rielaborazione creata ad hoc per questa occasione dalla compagnia ResExtensa di
Elisa Barrucchieri.

In mostra a Bari nel Teatro Margherita ci saranno le 140
foto selezionate come immagini che raccontano il 2018. Naturalmente sarà esposta la
vincitrice del World Press Photo of The Year 2019 Crying Girl on the
Border
di John
Moore dell’agenzia Getty Image. L’immagine
ritrae una bambina honduregna di circa due anni, Yanela, in un pianto disperato
mentre sua madre, Sandra Sanchez, che la teneva in braccio, è costretta a
metterla a terra mentre viene perquisita da un agente della polizia di
frontiera americana al confine con il Messico.

Le foto vincitrici di quest’anno sono state scelte tra le
78.801 fotografie di 4.738 fotografi che hanno partecipato al concorso da 129
Paesi diversi.

La novità di quest’anno all’interno delle categorie
premiate è stata l’introduzione del premio World
Press Photo Story of the Year
assegnato al fotografo “la cui creatività
visiva e abilità hanno prodotto storie fotografiche con eccellenti editing,
circa un grande evento o una questione di rilevanza giornalistica del 2018”. Ad
aggiudicarsi la vittoria in questa nuova sezione è stato l’olandese Pieter Ten
Hoopen con con il progetto The
Migrant Caravan
: un foto-racconto, realizzato tra ottobre e novembre
scorsi, dedicato all’immigrazione e alla più grande carovana di migranti
partita dall’Honduras (e che ha raccolto persone da Nicaragua, El Salvador e
Guatemala) e diretta negli Stati Uniti con oltre 7000 persone, tra cui almeno
2.300 bambini (secondo quando affermato dalle agenzie delle Nazioni Unite).

Info: + 39 351 145
9819 | info@worldpressphotobari.it

Online ticket: https://www.liveticket.it/evento.aspx?Id=247792&#a…

Sito web: www.worldpressphotobari.it

Facebook: www.facebook.com/worldpressphotobari

Instagram: www.instagram.com/worldpressphoto_bari


sabato 18 Maggio 2019

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