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Malati di gioco, Emiliano: «Misure del governo inadeguate»

La Redazione
Il presidente della Regione critica le proposte sulla ludopatia allo studio dell'esecutivo: «Si rischia l'effetto contrario»
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«La ludopatia è in Italia un fenomeno di grande rilevanza sociale, si rende indispensabile trovare soluzioni che possano affrontare il problema e tentare di arginarlo». Lo ha dichiarato ieri Michele Emiliano.

Per il presidente della Regione Puglia e candidato alla segreteria del Partito democratico «il governo italiano purtroppo, per voce del sottosegretario Baretta, sta presentando delle proposte che, a mio avviso sono inadeguate, e che non daranno alcun contributo alla causa. La strada intrapresa dall’esecutivo non solo non limiterà l’accesso al gioco, ma potrebbe addirittura provocare l’effetto contrario».

«In sintesi – spiega Emiliano – il governo propone di spostare il luogo del gioco dagli attuali esercizi pubblici in sale dedicate, veri e propri “mini-casinò”. Non posso che esprimere dubbi questa soluzione. Il rischio, infatti, è quello di creare dei veri e propri “recinti” dove i giocatori sopratutto quelli affetti da ludopatia o a rischio ludopatia, verrebbero abbandonati al proprio destino».

Emiliano ha ribadito le sue proposte durante le conferenza Stato-regioni dedicate alla discussione della proposta del Governo. «In primo luogo occorre impedire ai ludopatici l’accesso alle sale gioco» afferma. «Per raggiungere tale obiettivo è necessario migliorare tecnologicamente le macchine da gioco superando le vecchie Vtl e riducendone in maniera significativa il numero su tutto il territorio nazionale».

«È necessario – aggiunge il presidente – dotare le macchine da gioco di meccanismi in grado di attivarsi solo con la tessera sanitaria di ogni giocatore. In questo modo, tra l’altro, si potrebbe evitare un'altra piaga che affligge tante famiglie italiane: il gioco minorile. Inoltre in ogni punto gioco è necessaria la presenza di personale appositamente formato a gestire il fenomeno del gioco, in modo da prevenire possibili derive sociali.

In secondo luogo è necessario evitare che il proliferare delle sale da gioco possa favorire l’infiltrazione da parte della malavita organizzata che da tempo ed in maniera crescente investe parte dei profitti derivanti da attività illecite».

venerdì 24 Marzo 2017

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