C'è tanto amore per le strade di Bari, ma forse bisogna sistemare qualcosa nella strategia di comunicazione.
Galeotto fu il graffito di Torre a Mare, poi lo sfregio sulla facciata della basilica di San Nicola. Ma il sindaco Antonio Decaro non ci sta e dice basta. L'"imbecille" e i "trogloditi" contro i baresi perbene, quelli che amano davvero la propria città e non la imbrattano.
Anche oggi il primo cittadino ha pubblicato sul suo profilo Facebook immagini eloquenti. Mostrano i parapetti di Bari Vecchia prima e dopo gli interventi di pulizia, ma in realtà il "dopo" dovrebbe essere la norma, e a questo punta la campagna di sensibilizzazione.
«Siamo tornati sulla Muraglia, una delle zone più belle di Bari, per pulire i muri vandalizzati dalle scritte dei soliti innamorati incontinenti – scrive Decaro -. Abbiamo speso dei soldi per rimuovere le scritte, soldi di tutti che potevano essere sicuramente utilizzati meglio e per fare altro: per comprare giostrine per i giardini della città ad esempio o nuovi cestini per le carte per strada. Guardate com'è bella via Venezia pulita. L'amministrazione sta mantenendo il suo impegno, ora chiedo a tutti i cittadini che amano Bari di aiutarmi a mantenere questi muri così, noi dobbiamo essere di più degli incivili».
"Muri puliti" è stata ribatezzata l'azione, cui ha aderito spontaneamente anche l'Acquedotto pugliese. L'ene idrico stigmatizza il comportamento incivile dell’imbrattamento selvaggio e annuncia l'avvio di una serie di azioni per prendersi cura delle facciate degli edifici cittadini di sua proprietà.
«Quando parliamo del prendesi cura del bene pubblico, parliamo di questo – aggiunge Decaro -. Fare in modo che siano proprio i cittadini ad attivare operazioni virtuose per rigenerare spazi della città. Oggi la nostra battaglia si concentra sulla lotta ai vandali e sulla necessità di restituire alla città muri puliti. Su questo fronte è importante acquisire oggi la collaborazione attiva di enti come l’Aqp e si auguriamo che a loro presto se ne aggiungano altri insieme ad aziende e semplici cittadini. Questo è il senso di comunità che Bari ha bisogno di riscoprire. E per questo ringrazio l'Acquedotto Pugliese per aver dato il via ad un progetto che sono sicuro coinvolgerà tante realtà».