Un prelievo fisso del 10 per cento sostituirà le normali aliquote Irpef, e sarà applicato a quelle voci del salario dei dipendenti legate ad aumenti di produttività. Questo il risultato raggiunto con l'accordo siglato da Confcommercio Bari-Bat e le organizzazioni sindacali delle due province Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.
L’intesa territoriale recepisce la possibilità di applicare la speciale agevolazione fiscale (un prelievo fisso del 10% al posto delle normali aliquote Irpef) secondo quanto previsto dalle disposizioni ministeriali il 2014.
L’obiettivo è quello di permettere anche ai lavoratori delle piccole e medie imprese di beneficiare della detassazione. Le agevolazioni sono applicate alle quote di reddito finalizzate ad incrementare la produttività aziendale, la qualità, la competitività, la redditività, l'innovazione e l'efficienza e saranno valide dalla data di stipula fino alla scadenza del 31 dicembre prossimo.
Ne possono beneficiare tutte le aziende nostre iscritte che aderiscono all'Ente bilaterale del Terziario della provincia di Bari e della Bat (secondo l'articolo 21 del contratto collettivo nazionale Terziario-Confcommercio) e che potranno quindi applicare l'imposta sostitutiva del 10% ad una serie di voci delle buste paga dei dipendenti e su una parte della retribuzioni, che nel 2013 non hanno superato i 40mila euro di reddito, fino ad un massimale di 3.000 euro lordi, purché collegate ad incrementi di produttività.
Lo sconto fiscale – illustra Confcommercio – potrà, ad esempio, riguardare lo straordinario, il lavoro supplementare, i turni, il lavoro notturno, festivo e domenicale, premi variabili di rendimento. «In tal modo, nelle tasche dei lavoratori – dichiara l'associazione di categoria – rimarrà una quota maggiore di reddito disponibile. L'intesa semplifica e garantisce un'applicazione omogenea della detassazione e coglie le opportunità offerte dai provvedimenti legislativi in materia».
L’accordo, siglato con Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, garantisce anche la possibilità di detassare le retribuzioni basate su orari di lavoro che implementino la quantità produttiva nel rispetto, però, degli obblighi previsti dai singoli contratti nazionali di settore applicati nelle imprese.
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