"La Città di Bari non si rassegnerà e farà di tutto per ottenere il più celere rientro in patria di Girone e Latorre". Così il Primo cittadino barese serra i pugni sulla vicenda che vede i due Marò vittime di un'Italia "impreparata giuridicamente, politicamente e culturalmente" (come ha dichiarato il consigliere di maggioranza Marco Bronzini). La risoluzione proposta dal sindaco ha ottenuto la piena maggioranza del Consiglio comunale: "adotteremo ogni utile iniziativa per assicurare il pieno sostegno della cittadinanza ai due militari ed alle loro famiglie, in modo che sia garantita la massima mobilitazione del Governo e del Parlamento presso l'Unione indiana e tutte le sedi internazionali per la soluzione della crisi; chiederemo che sul prospetto di Palazzo di Città venga apposto, accanto alla bandiera della città di Bari, quella del battaglione San Marco: il Leone di Venezia sventolerà su Bari finché non torneranno a casa". Unanime il centrodestra: "Un'iniziativa che le fa onore -hanno dichiarato dai banchi dell'opposizione-; Bari deve scendere in piazza e far sentire la sua voce. E' inammissibile che i nostri militari debbano rappresentare l'Italia e l'Italia poi li ignori". Per una vicenda che non ha differenze ideologiche, il segnale più forte deve partire proprio dal basso, eliminando le ombre dell'indifferenza e della debolezza dimostrate da alcuni italiani e dal Governo: "Un Ministro (Giulio Terzi, ndr) che si differenzia dal Governo dimettendosi, è segno di debolezza -ha dichiarato il consigliere di maggioranza Carlo Paolini- e gli italiani la stanno pagando a danno dei due Marò". "Non stiamo andando ad approvare una risoluzione per difendere da eventuale reato i due italiani ma chiediamo che vengano giudicati secondo l'ordinamento italiano -ha dichiarato il consigliere Angelo Tomasicchio<em>-; il Governo deve assumersi le responsabilità del sequestro dei nostri uomini".
La seduta del Consiglio è poi proseguita con le interrogazioni dei consiglieri alla Giunta. Pietro Petruzzelli ha portato in Aula la vicenda della messa in sicurezza delle centraline telecom dei progetti Poma e Socrate, già sollevata in Consiglio circoscrizionale dal consigliere Giuseppe Corcelli. Ninni Cea -coordinatore delle opposizioni- ha chiesto lumi sullo stato d'arte delle vicende Scuola Mazzini (l'assessore di riferimento Gallucci ha assicurato che l'istruttoria è stata completata) , canile comunale (l'assessore Maugeri ne ha annunciato l'inaugurazione entro la prima metà di aprile) e la crisi del commercio nel centro cittadino ("Un problema non locale ma nazionale", ha dichiarato l'assessore Albore). Il consigliere Marcello Gemmato (FdI) ha posto il quesito sull' applicazione dell'IVA al 21% da parte dell'Amgas tanto per il consumo da cottura dei cibi quanto per quello da riscaldamento (secondo la giurisprudenza, le aliquote invece devono essere distinte: il 10% per il primo, il 21% per il secondo); l'accensione degli impianti di riscaldamento però è regolata da una Legge dello Stato che prevede l'accensione dei riscaldamenti da metà novembre a metà marzo (e, quindi, l'applicazione dell'aliquota al 21%); sarebbe quindi giusto applicare, per i restanti mesi (da aprile ad ottobre, ndr), l'aliquota minima del 10%.
Emergenza abitativa a Bari: il consigliere Angelo Tomasicchio ha contestato l'assenza di risposte a questa problematica da parte dell'amministrazione comunale. "Oltre 5mila persone aspettano la pubblicazione della graduatoria di assegnazione delle case popolari. L'amministrazione dia risposte nel più breve tempo possibile e il Prefetto si attivi per risolvere quest'emergenza". La soluzione dell'assessore Gallucci è creare sinergia tra le varie istituzioni competenti. Il Prefetto è stato sollecitato per il Tavolo di emergenza e il Presidente del Tribunale per gli sfratti da morosità incolpevole, "ma ad oggi –ha dichiarato la Gallucci- ancora nessuna risposta"; per il "Piano casa" è in atto il completamento della procedura di aggiudicazione della ditta che realizzerà gli alloggi al quartiere Sant'Anna.
Perchè ad una parte di quei 5.000baresi che, da tempo, aspettano la graduatoria per l’assegnazione di un alloggio popolare a Sant’Anna o altrove della città,non gli si “regala” il Socrate,dicendogli di ristrutturare, formando degli appartamenti a Vostre spese? Accetterebbero e di sicuro,impiegherebbero molto,ma molto, tempo in meno di un’eventuale assegnazione di una casa popolare,risparmiando. Ah già! Scusate……. dimenticavo…….. il Socrate è già stato donato agli immigrati.