Politica

Consiglio comunale, Emiliano su caso Marò: “Faremo di tutto per riportarli in Patria”

Francesca Avena
Interrogazioni dei consiglieri su emergenza abitativa, canile comunale, Mazzini-Santa Croce
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"La Città di Bari non si rassegnerà e farà di tutto per ottenere il più celere rientro in patria di Girone e Latorre". Così il Primo cittadino barese serra i pugni sulla vicenda che vede i due Marò vittime di un'Italia "impreparata giuridicamente, politicamente e culturalmente" (come ha dichiarato il consigliere di maggioranza Marco Bronzini). La risoluzione proposta dal sindaco ha ottenuto la piena maggioranza del Consiglio comunale: "adotteremo ogni utile iniziativa per assicurare il pieno sostegno della cittadinanza ai due militari ed alle loro famiglie, in modo che sia garantita la massima mobilitazione del Governo e del Parlamento presso l'Unione indiana e tutte le sedi internazionali per la soluzione della crisi; chiederemo che sul prospetto di Palazzo di Città venga apposto, accanto alla bandiera della città di Bari, quella del battaglione San Marco: il Leone di Venezia sventolerà su Bari finché non torneranno a casa". Unanime il centrodestra: "Un'iniziativa che le fa onore -hanno dichiarato dai banchi dell'opposizione-; Bari deve scendere in piazza e far sentire la sua voce. E' inammissibile che i nostri militari debbano rappresentare l'Italia e l'Italia poi li ignori". Per una vicenda che non ha differenze ideologiche, il segnale più forte deve partire proprio dal basso, eliminando le ombre dell'indifferenza e della debolezza dimostrate da alcuni italiani e dal Governo: "Un Ministro (Giulio Terzi, ndr) che si differenzia dal Governo dimettendosi, è segno di debolezza -ha dichiarato il consigliere di maggioranza Carlo Paolini- e gli italiani la stanno pagando a danno dei due Marò". "Non stiamo andando ad approvare una risoluzione per difendere da eventuale reato i due italiani ma chiediamo che vengano giudicati secondo l'ordinamento italiano -ha dichiarato il consigliere Angelo Tomasicchio<em>-; il Governo deve assumersi le responsabilità del sequestro dei nostri uomini".

La seduta del Consiglio è poi proseguita con le interrogazioni dei consiglieri alla Giunta. Pietro Petruzzelli ha portato in Aula la vicenda della messa in sicurezza delle centraline telecom dei progetti Poma e Socrate, già sollevata in Consiglio circoscrizionale dal consigliere Giuseppe Corcelli. Ninni Cea -coordinatore delle opposizioni- ha chiesto lumi sullo stato d'arte delle vicende Scuola Mazzini (l'assessore di riferimento Gallucci ha assicurato che l'istruttoria è stata completata) , canile comunale (l'assessore Maugeri ne ha annunciato l'inaugurazione entro la prima metà di aprile) e la crisi del commercio nel centro cittadino ("Un problema non locale ma nazionale", ha dichiarato l'assessore Albore). Il consigliere Marcello Gemmato (FdI) ha posto il quesito sull' applicazione dell'IVA al 21% da parte dell'Amgas tanto per il consumo da cottura dei cibi quanto per quello da riscaldamento (secondo la giurisprudenza, le aliquote invece devono essere distinte: il 10%  per il primo, il 21% per il secondo); l'accensione degli impianti di riscaldamento però è regolata da una Legge dello Stato che prevede l'accensione dei riscaldamenti da metà novembre a metà marzo (e, quindi, l'applicazione dell'aliquota al 21%); sarebbe quindi giusto applicare, per i restanti mesi (da aprile ad ottobre, ndr), l'aliquota minima del 10%.

Emergenza abitativa a Bari: il consigliere Angelo Tomasicchio ha contestato l'assenza di risposte a questa problematica da parte dell'amministrazione comunale. "Oltre 5mila persone aspettano la pubblicazione della graduatoria di assegnazione delle case popolari. L'amministrazione dia risposte nel più breve tempo possibile e il Prefetto si attivi per risolvere quest'emergenza". La soluzione dell'assessore Gallucci è creare sinergia tra le varie istituzioni competenti. Il Prefetto è stato sollecitato per il Tavolo di emergenza e il Presidente del Tribunale per gli sfratti da morosità incolpevole, "ma ad oggi –ha dichiarato la Gallucci- ancora nessuna risposta"; per il "Piano casa" è in atto il completamento della procedura di aggiudicazione della ditta che realizzerà gli alloggi al quartiere Sant'Anna.

mercoledì 27 Marzo 2013

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BARI domani
BARI domani
11 anni fa

Perchè ad una parte di quei 5.000baresi che, da tempo, aspettano la graduatoria per l’assegnazione di un alloggio popolare a Sant’Anna o altrove della città,non gli si “regala” il Socrate,dicendogli di ristrutturare, formando degli appartamenti a Vostre spese? Accetterebbero e di sicuro,impiegherebbero molto,ma molto, tempo in meno di un’eventuale assegnazione di una casa popolare,risparmiando. Ah già! Scusate……. dimenticavo…….. il Socrate è già stato donato agli immigrati.