Politica

Palese-Santo Spirito: La Bottega delle Idee e la vendetta di Emiliano

Gaetano Macina
Al comune si discute del trasferimento dell'anagrafe di Palese
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Che a Michele Emiliano, nostro beneamato sindaco, le periferie cittadine, prima tra tutte Palese e Santo Spirito, non stessero particolarmente a cuore è, purtroppo per noi, cosa ben risaputa. Purtroppo il virus della “dimenticanza”, evidentemente contratto da interessi diversi da quelli del “bene comune”, sembra aver aggredito con particolare virulenza anche la “Commissione consiliare speciale per il decentramento”.

Nemmeno Ionesco, il noto scrittore e drammaturgo francese di origini rumene, con il suo teatro dell'assurdo avrebbe potuto pensare un pezzo così esilarante, ove i personaggi ed interpreti, nel nostro caso i consiglieri comunali all’uopo deputati, sembravano parlare lingue diverse, a tal punto da rendere difficile la comunicazione con l’ineffabile Direttore Generale del Comune.

Un attacco senza remore contro il Primo Cittadino di Bari da parte di Michele Piscopo – ex-consigliere circoscrizionale – e Ninì Di Stasio (presidente) anche a nome degli altri soci della “La bottega delle idee”, un’associazione di Palese.

Ricordiamo ai lettori che l’associazione, a detta del suo presidente, è nata per colmare il pauroso vuoto culturale, politico ed amministrativo che da troppi anni caratterizza la vita delle ex frazioni. Tra le iniziative recenti una raccolta firme ed un convegno sul tema dell’apertura di una farmacia notturna in Prima Circoscrizione.

Non solo il Sindaco, ma i due rappresentanti della Bottega delle idee, attaccano con virulenza anche la commissione speciale per il decentramento per il verbale sottoscritto dai suoi componenti nella riunione del giorno 5 Dicembre scorso. Oggetto di discussione era stato il trasferimento degli Uffici dell’Anagrafe da Palese a Santo Spirito. Il Direttore Generale del Comune, come da resoconto del verbale, spiegava ai distratti consiglieri comunali che il consiglio della Prima Circoscrizione aveva, a larghissima maggioranza, votato per ben due volte contro la sua proposta di trasferimento di detti uffici. Ciò nonostante, i consiglieri si orientavano per votare a favore del trasferimento dell’anagrafe negli uffici della Prima Circoscrizione siti a Santo Spirito. In quell’occasione lo stesso Direttore prendeva atto che in virtù del “Regolamento sul decentramento” egli non poteva non tener conto di quanto in precedenza stabilito dai consiglieri circoscrizionali e quindi per lui diventava impossibile il trasferimento  anche a causa dell’indisponibilità di locali, inadatti per evidentissimi motivi di spazio, a contenere gli archivi e non rispondenti alle norme di legge.

Alla luce di quanto asserito dal Direttore Generale, Piscopo e Di Stasio si chiedono quale fosse l’utilità e quali fossero le finalità reali della riunione del 5 dicembre date le motivazioni mosse a sostegno del rigetto della proposta di trasferimento.

Su questo strano comportamento Piscopo e Di Stasio fanno una diagnosi pietosa ma molto realistica: tutto è nato, almeno all’apparenza secondo loro, dalla volontà o dall’impossibilità di fra fronte alle spese per l’affitto del locale per l’anagrafe, dato che i progettisti della sede della 1^ Circoscrizione avevano dimenticarono di inserire nel progetto natio tale costo. “Non siamo insensibili allo spreco di denaro pubblico – dicono – pur tuttavia riteniamo che nessun risparmio vada fatto riducendo i già miseri servizi che il Comune di Bari offre ai suoi cittadini, in particolar modo a quelli delle zone periferiche già provati da anni di assoluta inefficacia dell'azione amministrativa. E’ alquanto sospetto – proseguono i due rappresentanti – che “qualcuno” abbia aspettato lo scioglimento della circoscrizione per proporre questa ennesima “violenza” contro il territorio, composto da una popolazione ormai anziana, che avrebbe ulteriori disagi per un trasferimento dell’anagrafe. Le elezioni sono vicine e per la Bottega delle idee i cittadini sicuramente ricorderanno tutte le promesse fatte e mai mantenute dall’attuale amministrazione barese, attenta come sempre al proprio tornaconto e mai alle esigenze e necessità dei cittadini”.

Infine Piscopo e Di Stasio fanno riferimento alle strane voci che giungono da Palazzo di Città riguardo la discarica di rifiuti ed il famigerato campo Rom che pare “qualcuno” stia pensando di allocare dalle parti di Palese o zone limitrofe. Solo l’imminenza delle elezioni politiche ha temporaneamente zittito i soloni dell’Amministrazione Emiliano, poi come d’incanto le carte saranno scoperte. “Ma noi vigileremo – concludono Piscopo e Di Stasio – insieme ai nostri soci ed ai cittadini faremo anche le barricate per osteggiare questi insani progetti che aumenterebbero ancora di più il degrado del territorio”.

E intanto silenzio assoluto sulla questione e sugli strani progetti del comune a sfavore del territorio da parte dei consiglieri comunali Antonio Bisceglie (PD) e Massimo Maiorano (PD), quest’ultimo anche in qualità di Presidente della Commissione consigliare speciale per il decentramento comunale.

domenica 3 Febbraio 2013

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BARI domani
BARI domani
11 anni fa

Solo qualche tempo fa le periferie di Bari erano “snobbate” dal sindaco Emiliano e membri della sua giunta. Ma oggi sembra evidente,che solo Palese-S.Spirito non interessino affatto. Lo si deduce dal fatto che, in tutte le altre periferie,qualcosa si è già fatto e si sta per realizzare.Es.: Imminente apertura del ponte a Ceglie…Metropolitana di superfice Bitritto-Loseto-Ceglie-Carbonara-Bari centrale….Raccordo stradale tra il Q.re S.Rita, il tondo di Carbonara e l’asse Nord-Sud….Isola pedonale(già consegnata)del piazzale superiore (Las-Vegas)di Torre a Mare……Marciapiedi già finiti sul Lung.re Torre a mare-S.Giorgio….. ecc..ecc…ecc..Perchè accade questo? Mentre, in merito al campo ROM da “piantare”a Palese, si “vocifera” che la zona segnalata è nelle vicinanze del cimitero.Spero vivamente di essere smentito perchè, se si realizzasse,tra il CARA e il nuovo campo ROM……..non ci resterebbe che……emigrare.