Il caso Fiorito, le liste in Sicilia, le pesanti dichiarazioni di esponenti di spicco ex Forza Italia contro gli ex di Alleanza Nazionale e soprattutto i sondaggi sempre più ansiogeni – oramai quota 20% è di nuovo un miraggio – tutto questo secondo molti porterà ad una veloce deflagrazione del Popolo della Libertà.
Oggi potrebbe risultare il giorno fatidico, a mezzogiorno ci sarà un pranzo di lavoro fra Gasparri, La Russa, Alemanno e Mattioli, c’è chi spinge per una scissione “indolore” e chi invece non vuole lasciare le sponde berlusconiane.
I refrattari sono Gasparri e Mattioli, quest’ultimo stamattina sulle colonne de “Il Giornale” ha ribadito la sua contrarietà alla scissione; Gasparri, invece, da sempre è il più “berlusconiano” degli ex An; chi, invece, spinge per rifare un partito apertamente di destra federato con i berlusconiani, sono La Russa e Alemanno, quest’ultimo, ieri, in una intervista sul “Messagero” ha ribadito che “il dado è tratto”.
Ma se Atene piange, Sparta non ride: mentre a Roma tutto “balla”, a Bari si affilano le armi, e continua l’estenuante battaglia tra Fitto e Quagliarello.
L’ex Ministro, in questi giorni, in giro nella Puglia ha ribadito la volontà di fare “finalmente”i congressi cittadini del Pdl e di indire per le prossime consultazioni elettorali le primarie.
Quaglariello, risponderà a queste proposte, sicuramente, sabato mattina a Bari, in un importante convegno organizzato dagli alemanniani di Puglia.
Del doman non v’è certezza…