Attualità

Il porto sepolto

Pasquale Amoruso
Il porticciolo di Torre a Mare trasformato in lido
1 commento 142

A Torre a Mare c’è della sabbia che nessuno o quasi nessuno vuole. A Torre a Mare c’è della sabbia, inquinata, con la quale i marinai convivono da più di 5 anni. A Torre a Mare c’è chi ha nascosto per troppo tempo la testa sotto la sabbia.

Tutto questo a causa di un dragaggio che non avviene. Il dragaggio dei fondali è un intervento di rimozione di fanghi, sabbie e altri materiali depositati nei fondali di una zona marina che fino a qualche anno fa avveniva tramite imbarcazioni le quali, mediante compressori, aspiravano i materiali dal fondale, filtrandoli dalle acque e reimmettendoli al largo. Ora questa operazione, tramite nuove normative europee, è stata resa meno aggressiva nei confronti dell’ambiente con un’attenzione particolare all’ecosistema e ai suoi abitanti (uomo compreso). La sabbia, infatti, una volta entrata nel porto entra inevitabilmente a contatto con le sostanze inquinanti prodotte dalle imbarcazioni così da diventare rifiuto speciale e quindi immagazzinata e trasportata in apposite discariche. Il costo complessivo dello stoccaggio e del trasporto è di 4 milioni di euro, cifra che, per un amministrazione comunale quale quella di Bari (spesa manutenzione annuale di 12 milioni), risulta insostenibile.

I marinai, i pescatori e i sub si sentono abbandonati dalle istituzioni. I fratelli Catalano, storici pescatori torreamaresi, affermano come il porto di Torre a Mare, costruito nel lontano 1956, non abbia subito mai lavori di manutenzione. Ma non sono solo i marinai a soffrire la presenza di questo “lido” indesiderato. Anche i sub infatti hanno proprio nel porticciolo i loro magazzini. Piero Fieroni, pescatore subacqueo, lotta quotidianamente con  le mareggiate che rendono questi depositi inagibili in quanto vi si riversa la sabbia presente sul molo.
Eppure è accaduto che, in questi giorni di calura estiva, qualche bagnante abbia confuso la presenza di questa sabbia con un vero e proprio lido dove portare bimbi e trovare refrigerio. Ricordando che la sabbia, nonostante risplenda dorata, risulta essere inquinata, credo sia opportuno avvisare i numerosi turisti almeno con un cartello che segnali il “Divieto di balneazione” sperando che per la prossima estate Torre a Mare abbia un “lido” in meno e un porto in più.

giovedì 19 Luglio 2012

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
1 Commento
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Fantomas Zorro
Fantomas Zorro
11 anni fa

Porticciolo di Palese e Torre a Mare stesso destino, abbandonati da un Comune patrigno bravo solo ad incassare tasse ed a non risolvere nessun problema. W l’indipendenza ! Torniamo ai vecchi comuni di appartenenza ,Modugno e Noicattaro, loro si che avrebbero rivalutato queste località marinare ! Tarpiano le ali alla grande acquila creata da Di Crollalalnza di forza e con prepotenza tipica del regime fascista!!