Cultura

Oltre la crisi, strategie e strumenti per il rilancio della crescita

Caterina Rinaldo
Se ne è parlato in occasione di un convegno alla Camera di Commercio
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La crescita e il rilancio del nostro paese sono i temi che maggiormente attanagliano l'opinione pubblica a ridosso delle scadenze, che gli organi di Governo stanno facendo pesare sulle spalle degli italiani in termini di contribuzione. Di qui la necessità di riunire gli imprenditori pugliesi attorno ad un tavolo di confronto, organizzato dalla Cofidi e dalla CNA, dal titolo, "I suoi sogni la nostra responsabilità" dedicato al tema della crisi. Se ne è parlato in occasione di un convegno alla Camera di Commercio tenutosi ieri pomeriggio presso la Camera di Commercio di Bari.

Il dibattito è stato introdotto da un filmato di Antonio Minelli, che ha intervistato gli imprenditori e dirigenti della CNA, per cercare di capire quali potessero essere le soluzioni per provare a superare questo momento.

All'incontro moderato da Pasquale Ribezzo, segretario regionale della CNA hanno preso parte Alessandro Ambrosi, presidente della Camera di Commercio di Bari, Luca Celi, presidente del Cofidi Puglia, Sergio Silvestrini, segretario generale della CNA e Nicola di Cristo, presidente regionale CNA.

L'intenzione di andare oltre la crisi preoccupa gli imprenditori pugliesi, che provano a confrontarsi in un dibattito che chiama in causa il credito, l'occupazione e l'internazionalizzazione. Il tasso di disoccupazione calcolato dal 2005 mostra un preoccupante incremento, fattore che naturalmente si ripercuote sulle imprese, sulle esportazioni e sulla disponibilità delle banche a finanziare clienti affidabili.

La crisi sta producendo una frattura storica – ha detto Nicola Di Cristo – gli imprenditori vivono un momento di incertezza per la mancanza  di clienti e per il difficile rapporto con le banche.

L'utilizzo dell'espressione "oltre la crisi", secondo Alessandro Ambrosi, è un'inversione di tendenza che merita di essere apprezzata. La crisi è finita – dice Ambrosi – queste sono le condizioni di normalità, che ci troviamo ad affrontare. E' una situazione che resterà stabile per un pò di tempo. La prima cosa che che ci dobbiamo chiedere è di eliminare la burocrazia nei vari settori.

Nelle aziende il taglio delle spese ha comportato dei notevoli cambiamenti. Ci chiediamo a questo punto, quando verranno dimezzati anche i costi della politica. Nel primo trimestre del 2012 hanno chiuso moltissime imprese e si sono registrati diversi fallimenti. I consorzi hanno dovuto fare degli sforzi per fare fronte alla crisi.

In realtà secondo Pasquale Ribezzo, la crisi c'è e può essere considerata un'occasione anche se è difficile capire in che direzione andare. Nell'ottica della sussidiarietà è auspicabile che la Regione intervenga. Sono convinto – dice Ribezzo – che le politiche che sono state portate avanti fino ad oggi, fatte salve quelle per lo sviluppo economico, siano fallite. Questo è avvenuto perchè abbiamo attivato dei finanziamenti che c'entravano poco con l'apparato produttivo pugliese. Sono necessarie delle politiche vere. Al servizio delle imprese vengono proposte delle soluzioni che non servono. In quest'ottica la Cofidi può servire a garantire le imprese. Insieme alla CNA ha aperto un tavolo di trattative con diversi soggetti, fornendo cinquanta milioni di garanzie a fronte di settanta milioni di investimenti. Quello che serve è capire quali siano i comportamenti di fronte ad un quantitavo di aziende abituate ad avere credito, che oggi si trovano senza appoggio da parte delle banche. Da una parte si deve continuare a fare quello che fa il Cofidi, investendo su di sè. Dall'altra si devono inventare nuovi strumenti, per evitare che una massa di persone possano diventare marginali.

 

martedì 19 Giugno 2012

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