Cronaca

Hashish, marijuana e cocaina vanno per la maggiore nella piazza barese

La Redazione
Tre i quartieri interessati dai controlli delle Forze dell'Ordine
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Ancora notizie di cronaca riguardanti spaccio di droga nel capoluogo barese. Ancora giovanissimi gli arrestati con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente finalizzata allo spaccio. Tre i quartieri interessati.

I Carabinieri della Compagnia di Bari San Paolo hanno arrestato ieri un giovane di 33 anni, Rosario Cappuccio, barese già noto alle Forze di Polizia, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, all’interno di un condominio di via Bruno Buozzi dove i militari si erano portati per alcuni controlli, alla vista degli operanti si è disfatto di un involucro contenente 17 grammi di cocaina. Bloccato e tratto in arresto il 33enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari è stato associato in regime di arresti domiciliari mentre lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro.

Nella tarda mattinata di ieri, in zona Bari-Loseto, via Trisorio Liuzzi, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto Alessandro Straniero, di 34 anni, barese con precedenti, perchè responsabile del reato di detenzione di sostanza stupefacente del tipo hashish finalizzata alla cessione. Un’incessante attività investigativa messa in atto dalla Polizia di Stato in uno dei quartieri periferici della città, ha portato le forze dell’ordine a predisporre un accurato servizio di appostamento. Obiettivo era proprio beccare in flagranza di reato il pusher della zona. L’uomo, dopo essersi accorto della presenza dei poliziotti in borghese, giunto all'altezza di un minimarket, ha provato dapprima a liberarsi della droga lanciando un pacchetto scuro sotto una delle auto in sosta (che si appurava contenere 81,77 grammi di hashish, e poi si è dato alla fuga nelle campagne limitrofe facendo perdere le proprie tracce. Nelle ore successive però i poliziotti l’hanno rintracciato presso la residenza paterna, dove gli sono stati disposti gli arresti domiciliari. La sostanza rinvenuta veniva debitamente sequestrata.

Il porto di Bari, ancora una volta si rivela un importante crocevia dei traffici illeciti provenienti dai Balcani e, più in generale, dall’oriente. Basti dire che nei soli primi mesi di quest’anno la Guardia di Finanza di Bari ha sequestrato oltre 17 tonnellate di sigarette e 1.340 chilogrammi di stupefacenti.
Questa mattina, le fiamme gialle, in collaborazione con la dogana locale, hanno sequestrato, all’interno del porto locale, 3 tonnellate di tabacchi lavorati esteri. L’ingente quantitativo di tabacchi di contrabbando si trovava ben occultati in un “carico di copertura” costituito da riso in sacchi ed era  trasportato da un autoarticolato condotto da un cittadino bulgaro e da un suo connazionale, appena sbarcato dalla motonave “Olympus” proveniente dalla Grecia. Si tratta di sigarette la cui la marca non è commercializzata in Italia, motivo per cui si ipotizza che fossero destinate ad altri mercati europei.
Sempre all’interno del porto, sono stati sequestrati 7,5 chilogrammi di “marijuana”, trovati in un vano ricavato nel serbatoio di un’autovettura, guidata da un bulgaro, anch’essa appena sbarcata da una motonave proveniente dalla Grecia.
I tre sono stati arrestati ed associati alla casa circondariale di Bari a disposizione dell’autorità giudiziaria, rispettivamente per contrabbando aggravato di tabacchi lavorati esteri e per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Se immessi sul mercato i tabacchi lavorati esteri e la sostanza stupefacente avrebbero garantito alle organizzazioni criminali un illecito guadagno per almeno 700 mila euro.

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venerdì 20 Aprile 2012

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