Calcio

Bari, nona sinfonia esterna: Pescara k.o.

Mauro Solazzo
Abruzzesi avanti con Immobile e ripresi da Scavone. Nella ripresa eurogol di Bellomo, poi Lamanna chiude la porta. Minuto di raccoglimento per la morte di Franco Mancini
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E sono nove. Anche il Pescara delle meraviglie, che sta ricoprendo un ruolo da protagonista nel campionato di Serie Bwin, è costretto ad inchinarsi all’organizzazione ed al cinismo dei galletti formato-trasferta. Questo Bari lontano dal San Nicola è capace di imprese al limite dell’impossibile ed ora è solo a due passi dall’infrangere il record della corazzata di Antonio Conte, che fu capace di colpire mortalmente fuori casa dieci volte. Certo, il Pescara ha sviluppato una mole di gioco enorme (specie nella ripresa), sbagliato gol da giornata-no, anche a porta vuota (come la traversa di Sansovini e l’occasione di Insigne nella ripresa) e Lamanna ha sfoderato almeno tre interventi miracolosi; ma il successo barese non è frutto del caso, perché gli uomini di Torrente, sempre raccolti a protezione della difesa, hanno punto in diverse occasioni e non sono mai andati in affanno quando la pressione dei padroni di casa si è fatta veemente.

Nel Pescara il prodigioso recupero del capocannoniere cadetto Ciro Immobile restituisce a Zeman il tridente delle meraviglie, completato da Sansovini ed Insigne. Per il resto, nessuna novità, con l’ex-primavera biancorosso Balzano ancora preferito a Bocchetti nel ruolo di terzino sinistro e con Nilsen e Kone schierati al posto degli squalificati Cascione e Gessa. In casa-Bari, perduranti le indisponibilità di Crescenzi, Romizi e Forestieri, Torrente si affida a Cavanda per il ruolo di terzino desto, a Scavone per il centrocampo e all’insolito tridente Defendi-Stoian-Bellomo in attacco, con Kutuzov relegato in panchina. La partita ha avuto un triste e significativo prologo, tutto dedicato alla memoria dell’ex-portiere Francesco Mancini, prematuramente scomparso ieri, per il quale le due squadre hanno giocato con il segno del lutto al braccio ed hanno rispettato un minuto di raccoglimento.

La gara parte con discreta intensità da ambo le parti, ma il diverso peso specifico degli attacchi fa subito la differenza. Già al 4’ i pescaresi potrebbero passare con Immobile, smarcato davanti a Lamanna da una splendida verticalizzazione di Verratti: in questa occasione però è bravo il portiere barese a chiudere lo specchio della porta all’attaccante campano. Passano altri tre minuti, però, e gli abruzzesi passano in vantaggio: questa volta l’imbeccata in verticale è di Nilsen, al limite dell’area il tocco di Insigne smarca ancora Immobile che con un rasoterra trova l’angolino alla destra di Lamanna. La reazione del Bari è immediata e produce due corner, che mettono in leggero affanno la difesa biancazzurra. Dopo una decina di minuti vivaci ed equilibrati, che non producono occasioni significative, i galletti raggiungono il pareggio. La discesa buona, sulla sinistra, è di Garofalo, il suo cross è impattato al volo dal destro di Defendi che chiama alla respinta corta Anania e Scavone è lesto a ribadire in rete. La partita cresce ulteriormente di tono e si inasprisce anche, con diversi calciatori che finiscono sul taccuino di Ostinelli, ma di occasioni nitide non se ne vedono per le buone chiusure delle difese. Al 23’ Immobile protesta per una presunta spinta di Claiton alle sue spalle, Ostinelli lascia proseguire. Al 33’ Insigne penetra in area in slalom ma è chiuso al momento dei tiro dal rientro di Borghese. Un minuto dopo è il Bari a protestare per una caduta in area di Scavone, stretto tra Capuano e Nilsen prima della battuta a rete, ma per il direttore di gara l’azione è regolare. Al 41’ il solito Verrattti trova ancora libero in area Immobile, che parte sempre sul filo del fuori gioco, ma l’attaccante nel tentativo di scartare Lamanna, uscito tempestivamente, si allarga troppo vanificando l’occasione. Allo scadere del primo tempo il Pescara manca un’occasione clamorosa: il lancio di Nilsen trova Insigne che è marcato in maniera troppo superficiale da Claiton; l’attaccante dalla linea di fondo riesce a rimettere in mezzo e Sansovini, di piatto, centra in pieno la traversa di una porta ormai sguarnita. E’ l’ultimo brivido di un bel primo tempo, che si conclude sul punteggio di uno a uno.

Il secondo tempo si apre con la novità-Polenta nelle file del Bari, entrato al posto di Garofalo che si era fatto male nelle ultime battute della prima frazione. Il primo tiro è del difensore pescarese Brosco, che di destro dai venticinque metri sfiora la traversa di Lamanna. Dopo un minuto Cavanda contiene il colpo di testa di Insigne a due metri dalla porta e, dopo un altro giro di lancette, Balzano (liberato da Verratti dopo una palla persa inopinatamente al limite da Bogliacino) viene contratto a tu per tu con Lamanna da Borghese, con un intervento al limite della regolarità. Cresce la pressione del Pescara, il Bari comincia a vacillare. Verratti vede il movimento di Insigne e lo pesca in area, il colpo di testa dell’attaccante è respinto d’istinto da Lamanna ma il tap-in dello stesso pescarese termina sul fondo. Quando sembra che il Pescara possa passare, è il Bari ad andare a sorpresa in vantaggio: angolo battuto male da Insigne e palla a Stoian, che a centrocampo viene affrontato fallosamente; la palla termina sui piedi di Bellomo che vede Anania fuori dei pali e lo beffa con un pallonetto da centrocampo. La partita diventa un assedio, con il Bari a difendersi in dieci (Stoian è lasciato da solo a centrocampo in balìa dei centrali pescaresi) e il Pescara che porta anche i terzini Balzano e Zanon in area barese. Zeman a mezz’ora dalla fine opera un doppio cambio, inserendo Bocchetti e Caprari per Balzano e Sansovini. Subito dopo Scavone si inserisce in area su invito di Stoian, la sua conclusione è deviata in angolo ma il guardalinee da la rimessa dal fondo ai padroni di casa. Subito dopo è Defendi a mettere i brividi ad Anania con un destro in diagonale che attraversa tutto lo specchio della porta pescarese. Si fa male Stoian (problemi muscolari per lui) e Torrente lo rimpiazza con Albadoro, all’esordio stagionale. Al 25’ un potente destro di De Falco chiama alla deviazione in angolo di Anania, poi Bellomo per fermare Caprari lanciato in contropiede si fa male e lascia il suo posto a Kutuzov. Entra anche Soddimo nelle fila degli abruzzesi, al posto di Nilsen, Zeman tenta il tutto per tutto. Proprio Soddimo è contrastato da Borghese al momento della comoda battuta a rete, poi un minuto dopo un cross di Zanon è rimesso al centro di testa dallo stesso Soddimo e la battuta a rete di testa di Immobile è respinta quasi sulla linea, sempre di testa, da Cavanda. Il Pescara è sempre tutto riverso nella metà campo barese, i galletti provano a combinare qualcosa in avanti con Albadoro e Kutuzov ma i difensori pescaresi sono sempre attenti a non lasciare varchi. Si creano alcune situazioni interessanti nell’area barese, ma i difensori biancorossi si mostrano sempre lesti ad anticipare la battuta degli avanti abruzzesi. Al 43’ Insigne ha sul destro la palla buona, ma Lamanna è bravissimo a respingere di piede il tiro dell’attaccante dei padroni di casa. Il caldo primaverile fiacca le residue energie dei ventidue in campo, che nei minuti finali si trascinano per il campo, a tutto vantaggio dei galletti che così riescono a portare a casa la vittoria.

Alla fine il successo dei baresi è meritato, per come i biancorossi hanno interpretato l’incontro e per come abbiano difeso il punteggio in maniera arcigna ma ordinata. Un successo che rimette le cose a posto in casa Bari, aggiustando una classifica quest’anno perennemente “sub-judice”. Una vittoria che non accende ambizioni ma che può regalare agli uomini di Torrente un finale di stagione molto più tranquillo.

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PESCARA – BARI 1-2 (1-1)

Marcatori: 8’ Immobile (P), 20’ Scavone (B), 55’ Bellomo (B).

Pescara (4-3-3): Anania; Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano (61’ Bocchetti); Nielsen (71’ Soddimo), Verratti, Kone; Sansovini (61’ Caprari), Immobile, Insigne. A disposizione: Ragni, Brosco, Togni, Maniero. Allenatore: Z. Zeman.

Bari (4-3-3): Lamanna; Cavanda, Borghese, Claiton, Garofalo (46’ Polenta); De Falco, Bogliacino, Scavone; Defendi, Stoian (64’ Albadoro), Bellomo (71’ Kutuzov). A disp: Koprivec, Simon, Rivaldo, Rana.  Allenatore: V. Torrente.

Arbitro: Ostinelli di Como (Carretta – Iori; IV assistente Viti).

Ammoniti: Zanon (P), Kone (P), Garofalo (B), Defendi (B), Bellomo (B), Veratti (P), De Falco (B).

Recuperi: 1’ e 4’

sabato 31 Marzo 2012

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