Attualità

L’8 marzo, dalla donna alle pari opportunità

Fabio Leli
Mara Giampaolo (IdV): "Le pari opportunità si imparano nelle scuole"
scrivi un commento 16

In occasione della festa della donna abbiamo intervistato una delle neo Assessori donne presenti nella Giunta comunale di ritorno da una manifestazione interdisciplinare con le scuole di Molfetta: l’assessore all’Innovazione Tecnologica e Decentramento Mara Giampaolo.

Cosa significa per lei ancora l’8 marzo? E’ una ricorrenza che va curata o è semplicemente il giorno della memoria?

Sicuramente deve rimanere un giorno della memoria perché le donne hanno raggiunto innumerevoli traguardi grazie al sacrificio di molte altre donne. Quindi è giusto che determinate donne vadano ricordate. E’ anche vero che io non vedo le pari opportunità e la festa della donna come un momento per essere agevolate rispetto agli uomini. Assolutamente. Dobbiamo continuare in questa direzione semplicemente per riuscire ad avere le stesse opportunità e non per essere agevolate né di più, né di meno.

Per raggiungere una reale pari opportunità fra uomo e donna, è sufficiente una legge elettorale regionale ad equilibrare le diversità di genere?

Quella potrebbe essere sicuramente una giusta strada da seguire. Con quella legge si va a sensibilizzare la cultura e l’opinione pubblica. Si va a dire che esistono anche le donne “perché non le votate?” Poi è scelta sempre del cittadino votarle o meno. E’ vero che nei partiti ci sono poche donne, ma è anche vero che a votarle sono in pochi.

I mass media hanno contribuito a marginalizzare il ruolo della donna dalla scena politica, relegandola alla semplice esibizione del corpo, per farla emergere esclusivamente in altri ambienti?

Si, assolutamente, perché mi rendo conto che quando si tratta di mettere in evidenza determinati aspetti si è sempre tutti attenti a puntare sul gossip. Quando, invece, le donne fanno delle manifestazioni che sono costruttive – iniziative, convegni – i media sono sempre disattenti.

Cosa si potrebbe fare per cambiare questa cultura patriarcale?

Bisogna sensibilizzare l’educazione dei ragazzi nelle scuole. Continuare a formare una nuova forma mentis dai ragazzi perché loro sono le nuove generazioni.

Si sente la necessità di estendere l’8 marzo tutto l’anno considerando che, statisticamente, ogni giorno ci sono 3 donne che muoiono o per stalking o per altre persecuzioni derivanti dalle gesta dell’uomo?

Questo si, ma noi donne già ce ne occupiamo. Noi abbiamo fatto addirittura un convegno sullo stalking, ma nessuno lo sa perché, come detto prima, non tutti (i mass media ndr) sono attenti a queste iniziative.

giovedì 8 Marzo 2012

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti