Basket

Facile vittoria della Chimica D’Agostino Cus Bari

Claudio Cimaglia
Una Penne inesistente regala 2 punti ai baresi
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Torna alla vittoria la Chimica D’Agostino Cus Bari ai danni della Ediltecnica Penne, imponendosi in casa per 81 – 56.
Facile la gara dei “cussini” che hanno condotto la partita sempre con un distacco superiore alle 10 lunghezze, fino a toccare il massimo vantaggio di 27 punti nel finale.
Sicuramente i biancorossi hanno giocato una buona partita, seppur imprecisa a tratti ma, per onor del vero, gli abruzzesi non erano affatto all’altezza della situazione.
Al di là della buona prestazione degli esterni Marzoni e D’Alessandro, e qualche sprazzo dell’argentino Cisneros, non si è vista pallacanestro.
Per i padroni di casa si segnalano le ottime prestazioni di Ciocca, grandissimo difensore e in questa occasione lo si è potuto ammirare anche come realizzatore con 11 punti a referto, e un Antonio De Feo in giornata di grazia dalla lunga distanza, tutte triple i suoi 18 punti.
Nel rooster barese assenti Di Monte e Cancellieri; al loro posto rispettivamente Bellomo e Loprieno. Lo starting five di coach Bray vede dunque Perrucci come direttore d’orchestra, Grimaldi e Conti gli esterni, Dragojevic e capitan Scoccimarro.
Gli abruzzesi schierano Marzoni, D’Alessandro, De Santis, Verzì – a Bari l’anno scorso – e Cisneros – anche lui ex, ma di due stagioni fa.
Sono proprio gli ex in apertura che realizzano i primi quattro punti della partita. Poi è solo Chimica D’agostino Cus Bari.
Un break di 17 – 0 spinge gli ospiti nel baratro dal quale non usciranno più, per tutto il resto della gara.
Solo Marzoni e D’Alessandro danno uno scossone alla partita con un accenno di ripresa; 19 – 11 al primo intervallo.
Al rientro il primo minuto è abbastanza equo. Da un lato Ciocca inizia il suo show, dall’altro Marzoni gli risponde a tono. Poi di nuovo il nulla.
Penne sembra una squadra da oratorio e ovviamente Bari ne approfitta e allunga grazie ad una difesa che recupera palloni e prende rimbalzi e ad un attacco che non fatica a trovare la via del canestro, o con le bombe di Antonio De Feo, o con azioni corali che consentono facili realizzazioni.
Si raggiunge il primo massimo vantaggio, di 19 punti, senza nemmeno rendersene conto, per poi andare al riposo lungo sul 44 – 26.
Al rientro Penne lancia qualche segnale di ripresa ma, sempre per onor del vero, sono i baresi che allentano la presa in difesa e D’Alessandro ne approfitta.
Appena però il vantaggio si riduce ai 10/12 punti, è Conti a rispedire i poveri pescaresi nel tunnel senza luce.
Anche i terzi dieci minuti finiscono in un lampo è il punteggio è ancora nettamente a favore dei padroni di casa, 64 – 45.
L’ultima frazione altro non è che il riepilogo di tutta la gara, con l’unica differenza che Marzoni e D’Alessandro sono davvero stanchi di portare la squadra a braccetto fino alla fine. In poco più di un’ora effettiva la partita finisce, 81 – 56.
Di veramente positivo ci sono solo i due punti in più il classica. Poi, come dice una nota canzone, tutto il resto è stato noia.

lunedì 12 Novembre 2007

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