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Bari sempre più svedese: inaugurata la catena H&M

Stefania Losito
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‘H&M’ sono le iniziali di Hennes e Mauritz, i due svedesi che hanno fondato una delle maggiori catene d’abbigliamento a basso costo del mondo. Millequattrocento punti vendita in 28 Paesi, da Dubai, a Londra, a Roma, e da oggi anche nel centro di Bari. Il negozio non è nuovo ai baresi perché già Bariblu, lo ospita tra le sue vetrine. “La novità – spiega il direttore commerciale di H&M Italia, Ralf Wein – sta nel fatto che è il primo punto vendita nel centro cittadino in Italia. Bari ha ben risposto e abbiamo pensato di aprirne un altro, il quinto nel Mezzogiorno”.

Filo da torcere, dunque, per la concorrente multinazionale spagnola d’abbigliamento Zara, che adotta da sempre lo stesso modus operandi: buona qualità a prezzi modici. “Siamo all’undicesima inaugurazione del 2007 in Italia”, aggiunge Wein. “Evidentemente gli italiani pensano che ci si può vestire fashion e alla moda anche con costi ridotti”.

H&M ha preso il posto della Rinascente, in via Sparano (nell’intersezione con via Piccinni), dopo la dibattuta chiusura della grande distribuzione italiana nell’inverno scorso. Quattro piani per vestire al completo uomo, donna e bambino e persino le più rotondette avranno una linea ad hoc. E se lo scorso anno disegnò alcuni modelli sportivi e di tendenza la popstar Madonna, quest’anno a scomodarsi è stato lo stilista di fama mondiale Roberto Cavalli, che ha pensato agli abiti da sera. Il negozio di via Sparano è tra i dieci scelti per l’elegante collezione dello stilista che sarà presentata l’otto novembre: saranno gli unici prezzi un po’ più alti, proprio per non squalificare il nome di uno dei mostri sacri delle passerelle.

H&M, che conferma l’ottima tecnica imprenditoriale della Svezia (il Paese d’origine è lo stesso dalla fortunatissima multinazionale d’arredamento Ikea) sarà aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 20.30, tranne la domenica. Ha dato lavoro a cinquanta ragazzi che hanno superato le selezioni aperte già da gennaio scorso. “Bari sta diventando sempre più globalizzata”, conferma il presidente dell’associazione Libero Terziario, Marcello Signorile. “A noi commercianti non dà fastidio, siamo comunque competitivi e la grande distribuzione attira gente anche dalla provincia. Il problema è strutturale: servono nuovi parcheggi”. Eppure stamattina, nonostante la grande curiosità, c’era qualcuno, più nostalgico, che avrebbe voluto ancora la Rinascente, di cui resta solo il nome impresso nel marmo in cima all’edificio.

venerdì 2 Novembre 2007

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