Attualità

Smarrita nel Fashion

Silvia Viterbo
(Dis)avventure nella Milano delle sfilate
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Gioie e travagli delle sfilate di moda. Arrivo lunedì a Milano, già sconvolta perché mi sono alzata all’alba, l’aereo ha fatto ritardo e l’alberghetto è così e così. Certo, sabato e domenica hanno sfilato già tanti stilisti, ma oltre quattro giorno a Milano non ce la faccio. Spostamenti continui, vernissage e sorrisi, stradine introvabili e poi gli occhiali scuri. Sì, quelli che portano i direttori dei giornali e i “da notare”, tutti seduti davanti a me in prima fila. Io con gli occhiali scuri non ci vedo, inciampo e già con i tacchi bassi e tondetta fra indossatrici mozzafiato, hostess con tacchi a spillo dodici centimetri e celebrità uscite da ore di messo in bello, sono in crisi profonda, figuriamoci se poi inciampo e plano con malagrazia su sedie e tappeti.

Sfila Ennio Capasa, meno male così respiro aria di Puglia e la collezione è bellissima, poi Coveri, Krizia e nel primo pomeriggio sono nel sacro tempio di Armani. Fra le giornaliste accreditate, non mi sembra vero, per le lotte che ci sono per un posto. Naturalmente sono pronta a fare da scalino, zerbino, puntaspilli considerato che sono una giornalista del sud e qui ci sono le più grandi firme del mondo. E invece sono tutti gentili e professionali e sono persino seduta. E delizia per i miei occhi la collezione si chiama SUD.
Poi, Trussardi, Ferrè nello spazio della Fondazione Arnaldo Pomodoro, e qui l’emozione è al massimo.

Martedì. Le giornaliste sono tutte accompagnate con le auto blu, si riconoscono perché sono parcheggiate in tripla fila, poggiate sugli spartitraffico con i driver, bellocci direi, che aspettano le divine della carta stampata. A me toccano chilometri o esborsi di taxi da urlo, certo ci sono le navette ma sono sempre piene, e poi ormai sono in gioco e tanto vale la pena non pensarci… Finito? Neanche per sogno. Le gambe non le sento più, il trucco credo sia diventato calcestruzzo in faccia, i capelli che stamattina volavano ora si erpicano negletti lungo il collo. Non connetto, ieri notte l’inaugurazione a Palazzo Reale delle mostre di Vivienne Westwood, David Lachapelle e Giampaolo Barbieri e questa sera open cocktail della Maison Martin Margiela, e inaugurazione del caffè Romeo Gigli.
Ma a Corso Como c’è lo stilista pugliese Nicola Introna, che mi aspetta per la presentazione del brand Mafiawear. Insomma dove vado? Sono al decimo caffè e forse mi prendo anche una bustina di vitamine. Per caso passo davanti ad uno specchio…Orrore.

Mercoledì. Piove, ma dove ho messo le calze e l’ombrello? Non è possibile, solo tre giorni fa ero al mare con il rumore del mare ed i piedi nella sabbia. Oggi c’è la Burani, Marras, Roberto Cavalli, Ferravamo, Gucci e per finire la Ferretti, che a me piace tanto. Certo devi essere sottile, sottile e quindi me la sogno, però anche se avessi la vita di vespa con quello che guadagno me la sognerei ugualmente, e allora continuo a ingurgitare flûte di champagne, tartine e altre diavolerie e non mi ricordo più cosa sia un pranzo o una cena normale. Tutto è iper, grandioso, eccezionale, ed io ho avuto persino un driver bello, biondo, con gli occhi azzurri, insomma uno di quei regali della vita da urlo, ma sono così stanca che continuo a pensare a quando tornerò a casa col gatto, come alla mia isola felice.
Giovedì. Emilio Pucci, la Biagiotti, Fendi e Gianni Versace. E la mattina Gianni De Benedittis, l’orafo pugliese che ha vinto il premio di Vogue per la gioielleria. Viene anche Giorgio Correggiari, i grandi della moda milanese e romana gli corrono tutti incontro, si vede che è stato veramente un mito. Peccato che ora dica di odiare la moda, e infatti al di là di un vincitore che lo intriga per la ricerca, guarda con occhi dissidenti tutto e ha la voce da carta vetra.
Ma… Correggiari mi scusi, ma l’odio non è l’altra parte dell’amore? E allora se accade che l’amore per caso riesce a ridilagarle dentro, la rivediamo in passerella?
Non oso immaginare la risposta.
Ma torniamo alle sfilate, naturalmente nomino tutti a caso, ci sono decine di altri stilisti, ed io mentre penso di essere ad un passo dallo spirare, incontro la giornalista famosa che con me è sempre tanto carina. Dio mio, ha gli occhi rossi ed è spaventosa. Racconta dell’ultimo litigio col compagno, piange, si dispera. Lui non lo conosco, e forse non è neanche un granché, ma lei mi sembra veramente innamorata. La giornata mi ha stravolta, ho le palpitazioni e lei mi sta deprimendo moltissimo. Ma quando è che torno a casa?

martedì 2 Ottobre 2007

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