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Cultura e Turismo, chiave di “s”volta per lo sviluppo?

La Redazione
In Fiera nel Padiglione della Provincia esperti a confronto
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Ultima doppia sessione per i Forum Metropolitani promossi dalla Staff di Ricerca e Sviluppo del Piano Strategico di Terra di Bari. Nella giornata di ieri mattinata dedicata alla cultura, protagonisti i due assessori al ramo di Comune di Bari e Provinicia, Nicola Laforgia e Vittorino Curci.

La Terra di Bari ha una sua identità culturale? Esiste un brand culturale da cui partire? Può essere la cultura il modello di sviluppo per l’Area Metropolitana Terra di Bari?
Queste alcune delle domande che hanno avviato la discussione di un forum, che ha riservato momenti interessanti e propositivi e hanno coinvolto i rappresentanti istituzionali di tutti i Comuni rappresentati nel Piano: la discussione si è articolata partendo dalla necessità di sviluppare intorno all’idea di cultura in tutti e trentuno i Comuni del Piano Strategico BA2015 una comune identità, un percorso articolato e concreto capace di mettere a sistema diversità opportunità, domanda e offerta.

“Partecipare non vuol dire accampare diritti, ma contribuire a creare opportunità”, questo il fulcro dell’intervento di Giancarlo Di Paola, Vice Presidente di Confindustria Bari, che ha manifestato la necessità di identificare un brand culturale, che vada oltre i trulli e le orecchiette”.
In rappresentanza del Teatro Kismet di Bari è intervenuto Augusto Masiello, che ha sottolineato la necessità di “utilizzare il Piano Strategico BA2015 come apripista per candidare l’Area Metropolitana Terra di Bari a capitale europea della cultura nel 2015”.

Per i centri di ricerca sono intervenuti, fra gli altri, Patrizia Calefato, dell’Università di Bari, che ha rimarcato il concetto che una metropoli moderna e funzionale non può più “vedere la cultura come tempo libero, ma come progetto da far vivere in ogni sua possibile espressione”; Gioacchino De Padova, del Conservatorio di Bari, che ha puntato l’attenzione sull’esigenza di dotarsi di un’offerta di qualità capace di portare successivamente a una domanda di qualità.
Indirizzare il gusto del pubblico, allora, non più subirlo passivamente, non più, come ha detto anche il musicista Emanuele Arciuli, “ragionare in termini di indici di ascolto, ma di indici di gradimento”.

Il Forum è stato concluso da numerosi interventi istituzionali; tra gli altri, è intervenuto Vittorino Curci, Assessore alla Cultura della Provincia di Bari, che ha respirato oggi una “mancanza della capacità di sognare, di immaginare questo futuro”. “Non avere un’identità precisa”, continua Curci, “ci può aiutare a crearne una nuova, immaginando, ad esempio, una Terra di Bari giovane e investendo sui giovani”.
Nicola Pice, Sindaco del Comune di Bitonto, ha puntato sulla necessità di far conoscere le nostre città alle varie comunità e sull’esigenza di investire sul capitale umano e sulla cultura in senso ampio.
Infine, Nicola Laforgia, Assessore alla Cultura del Comune di Bari, ha invitato tutti a “non guardare esclusivamente all’economia del proprio particolare ma a considerare la cultura l’asse principale per Piano Strategico Metropolitano Terra di Bari”.

Nel pomeriggio invece spazio alle soluzioni possibili verso una reale politica turistica del territorio. Come costruire la visione futura di un comparto, quello turistico, che attualmente nella Terra di Bari è prevalentemente un turismo congressuale, un turismo d’affari? Come riuscire a diversificare le offerte? Come creare quelle alleanze fra gli attori in grado di rafforzare il sistema turistico della Terra di Bari?
Queste le domande che hanno aperto il dibattito, sviluppatosi poi su due linee generali: la creazione di un partenariato pubblico privato in grado di creare un vero e proprio distretto produttivo e la necessità di intervenire sul patrimonio per rendere attrattivo il territorio.

Non pensare al locale come particolarismo ma in connessione con i vari segmenti produttivi, questo il messaggio lanciato da Franco Chiarello, di APT Bari, una necessità condivisa nel suo intervento anche dall’ex Sindaco di Bari Michele Buquicchio, che ha sottolineato, altresì, l’importanza di prendere esempio da città italiane ed europee, che hanno saputo sfruttare al meglio l’opportunità della pianificazione strategica, città che si sono dotate di unicità attrattive in grado di attrarre flussi turistici in tutte le stagioni.

Tra gli operatori del settore si ricordano, tra gli altri, gli interventi di Ernesto Melcore, di Travel agent, che ha messo l’accento sull’esigenza di favorire l’incoming turistico in grado di spingere gli operatori a valorizzare il territorio e di Gianni Cassano, che ha ricordato come in quelle realtà dove “si vive di turismo” non è più l’offerta che crea la domanda, ma viceversa.
Cinzia Capano, assessore comunale al Bilancio, ha ricordato l’impegno del Comune di Bari, della Provincia di Bari e di altri Comuni nel PIS, che ha puntato alla valorizzazione degli itinerari svevi-normanni-federiciani e alla possibilità di creare un vero e proprio distretto produttivo.
Sebastiano de Feudis ha, invece, parlato di brand territoriale, dell’esigenza di dar vita a un marchio territoriale riconoscibile con un insieme di prodotti da promuovere e un modo concreto di guardare al futuro del turismo nella nascente Area Metropolitana Terra di Bari.

giovedì 27 Settembre 2007

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