Attualità

Prove tecniche e fieristiche di dialogo e cooperazione

Francesco Petruzzelli
Vendola: "No ai localismi. Bisogna sfidare ogni territorio per convincerlo a collaborare"
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“Per sconfiggere il localismo bisogna far vivere fino in fondo la democrazia locale”. Con queste parole il Governatore pugliese, Nichi Vendola, lancia la sfida a tutte le amministrazioni locali per rilanciare il sistema Puglia, partendo proprio dalle piccole realtà , “spesso ricordate solo per qualche cartolina”.
Occasione di dialogo e di confronto il convegno “Piani Strategici: nuovi strumenti per lo sviluppo”, svoltosi nel Padiglione della Provincia di Bari. Intorno ad un tavolo e in studio con scenografia alla Michele Santoro (programma “Annozero), i sindaci di Bari, Monopoli, Barletta e Gravina hanno illustrato, in qualità di capofila, i loro piani strategici, veri e propri cantieri di idee e di buoni propositi per rilanciare alcune delle zone più suggestive della nostra terra (Valle d’Itria, Terra di Bari, Murgia e Valle dell’Ofanto”) nel campo sociale, della ricerca, dell’ambiente e delle infrastrutture.

E proprio sulle infrastrutture c’è ancora molto da lavorare come evidenzia il “caso Rino Vendola”. Il primo cittadino di Gravina, giunto con notevole ritardo all’incontro a causa del traffico mattutino che si crea alla porte di Bari, non ha perso l’occasione per rilanciare il progetto della strada Regionale 6, una importante arteria di viabilità che permetterebbe di penetrare anche nella Puglia non costiera.
Prove di dialogo settembrino per sgomberare il campo da chi, nel giorno inaugurale della campionaria barese, aveva intravisto nei gesti e nei discorsi una certa distanza, o se vogliamo freddezza, tra Vendola, Emiliano e Divella che non si sono risparmiati, questa volta, in gesti di affetto e di cortesia per rilanciare la loro unità d’intenti.
I Piani strategici costituiscono un’ultima occasione ( causa fondi europei sempre più esegui con l’Europa a 27 ) per rilanciare una regione che negli anni passati era rimasta immobile tra finanziamenti mal utilizzati, inefficienze amministrative e carenze gestionali. Progetti altisonanti, sigle e nomi diversi ma spesso i risultati erano sempre gli stessi: negativi e al di sotto delle attese.
Ogni Piano prevede la cooperazione tra comuni diversi per grandezza, peculiarità e colore politico. Tra i 4 presentati, quello della Terra di Bari è il più grande per numero di abitanti (circa un milione), superficie (2 mila km quadrati) e comuni interessati (ben 30).

A tenere banco è stato soprattutto l’intervento di Vendola. Un Presidente in gran spolvero che chiede di combattere il localismo, il particolarismo e il corporativismo, veri mali che hanno immobilizzato per troppo tempo la crescita della regione. E in tema di crescita il Governatore non ha gradito la scarsa importanza data ai dati dell’economia nostrana, ricordando, ad esempio, che il tasso occupazionale pugliese è aumentato maggiormente rispetto a quello nazionale e delle altre regione del Sud. Ha inoltre elencato i tanti interventi nel campo dei trasporti e delle infrastrutture che hanno permesso alla Puglia di “rompere la sua solitudine, la sua sindrome dell’insularità”
“Non le grandi piramidi per celebrare i potenti, ma sì alle grandi infrastrutture”.
Quindi l’altro Vendola, Rino, potrà stare tranquillo. Forse non impiegherà più circa due ore per raggiungere Bari.

lunedì 10 Settembre 2007

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