Attualità

Michele vive ancora grazie a Lella e Pinuccio

Antonella Ardito
Un articolo per mettere nuovamente in evidenza lo sforzo di giustizia e legalità di questi due genitori
scrivi un commento 28548

Il sesto anniversario della Morte di Michele Fazio, in quella corte di Barivecchia dove il 16enne barista viveva con mamma Lella e papà Pinuccio fino a quella tragica notte del 12 luglio 2001, è così simile a quello celebrato l’anno passato: il monumento di Colon abbellito da uno “scudetto di fiori biancorosso” (così lo ha definito il Sindaco Emiliano ndr), le signore di Barivecchia sospese tra l’interesse per le telecamere e gli sbuffi della serie “quando se ne vanno”, la presenza di 5-6 consiglieri comunali e il ritornello che rimpalla tra i rappresentanti delle 3 istituzioni (Emiliano per il Comune, Enzo Divella per la Provincia e Guglielmo Minervini per la Regione) sulla necessità di lavoro sicuro come unica alternativa per non lasciare cadere testa e piedi i ragazzi di Bari Vecchia e di tutte le realtà difficili nei meandri del malaffare, della Mafia e dei comportamenti corrotti.

“Serve la cultura del lavoro” ha spiegato il Primo Cittadino, “perché è troppo semplice andarsi ad abbronzare con le lampade e non sulla barca da pescatore, ma bisogna far capire ai ragazzi che solo il lavoro duro premia e vince”.
Dalla questione lavoro al tema legalità il passo è breve: “stiamo studiando una delega assessorile che contempli la sicurezza e il controllo dei tempi nei cantieri, perché la legalità è un sistema complesso, che si basa anche su questo e perché la legalità è il fondamento della realtà umana, ma intanto nel 2008 festeggeremo l’anno della legalità e Libera (l’associazione di Don Ciotti ndr) a marzo terrà a Bari il suo forum nazionale”. Questo è uno dei pochi plus rispetto al discorso dell’anno passato

Ma c’erano due volti nuovi oggi, due volti di donna speciali, pronti a rompere la cupola di aria fritta che spesso aleggia (ahinoi) sulle commemorazioni: Rosanna Albergo Baldacci e Desirée Di Geronimo. Unite da un filo rosso di mamma con Lella Fazio. La prima ha invitato Lella alle prossime commemorazioni (2 agosto) della Tragedia dell’ATR72 mentre il Sostituto procuratore della DDA di Bari ha ricordato il lavoro che c’è stato per ricostruire l’omicidio di Michele, la ferma volontà di trovare i colpevoli e la certezza che questo primo grado di condanna arriverà al giudizio: “Pinuccio e Lella hanno saputo coniugare il dolore all’impegno alla ricerca della Giustizia”. E i coniugi Fazio, con la loro attività di associazione e di continua presenza sul territorio sono ancora (purtroppo l’unico) esempio da seguire per la ricerca della vera legalità. Adesso però c’è da chiedersi dove sono gli altri.

giovedì 12 Luglio 2007

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti