Cultura

Tarantoliamoci tutti…notti magiche di agosto nella Grecìa Salentina

Claudio Cimaglia
Ecco la decima edizione dall' 8 al 25 agosto in 16 comuni salentini
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Torna in terra salentina la Notte della Taranta.
Alla sua decima edizione la grandissima festa-concerto che si estende in tutto il Salento può ormai vantarsi di essere patrimonio culturale non sono della Puglia ma di tutta l’Italia.
Il festival partirà l’8 di agosto per concludersi il 25 dello stesso mese, abbracciando ben 16 comuni salentini, tra cui Otranto che per il primo anno entra a far parte dell’itinerario
.
L’importante e prestigiosa novità di questa edizione riguarda il maestro concertatore</strong>; questa estate si è scelto di affidare la direzione al famoso Mauro Pagani, ex membro della Premiata Forneria Marconi nonché collaboratore di grandi personaggi che hanno fatto la storia della musica italiana e popolare, tra cui Fabrizio De Andrè.
Alla presentazione dell’evento hanno partecipato Nichi Vendola Presidente della Regione Puglia, Silvia Godelli Assessore alla Cultura e al Mediterraneo della Regione Puglia, Giovanni Pellegrino Presidente della Provincia di Lecce, Luigino Sergio Presidente dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, Sergio Blasi Presidente dell’Istituto Diego Carpitella e Sindaco di Melpignano, Sergio Torsello Consulente scientifico dell’Istituto Diego Carpitella.
Sono previste grandi novità per quest’anno, ha spiegato Torsello, anticipando solo di un convegno sulla danza popolare previsto orientativamente nei giorni 13 e 14 di agosto e la pubblicazione di un libro che riassume i 10 anni della festa e come essa si sia trasformata in vero e proprio evento.

“Una festa di suoni e di gente che si rappresenta e si racconta” ha orgogliosamente affermato Blasi il quale ha dichiarato che alla prima edizione mai avrebbero immaginato che la Taranta potesse diventare un momento di cultura che unisse folklore, turismo e storia di un territorio.
La Taranta nasce da una forte tradizione orale che va tutelata e fruita in quanto è un patrimonio degno di essere segnalato all’umanità; non è un caso infatti che anche l’UNESCO abbia riconosciuto la valenza dell’evento.
Dunque si vira verso la validità dell’investimento sulla cultura. È su questo punto che la Godelli si è soffermata specificando come la valorizzazione delle tradizioni che hanno segnato la storia, nel bene e nel male, sia uno degli obiettivi primari della gestione di un territorio. Si viene a creare in questa maniera un meccanismo che accomuna i beni materiali a quelli immateriali, ossia approfittando della maxi festa partiranno i lavori per la ristrutturazione della Cappella di San Paolo a Galatina, importante monumento artistico e motivo di orgoglio del Salento intero.

“Tutti i bed and breakfast al completo già da più di un mese prima del debutto”. Così ha orgogliosamente esordito Pellegrino specificando come si sia partiti dalla marginalità di un tradizione che rischiava di chiudersi in sé stessa e passare nel dimenticatoio, per arrivare poi ad un evento che accoglie visitatori non solo dalla Puglia ma tutto il Meridione.
Particolarmente entusiasta si è rivelato il governatore Niki Vendola il quale ha sottolineato come una periferia sia in grado di svolgere un ruolo sia storico sia prospettico, ossia come la Notte della Taranta sia in grado di creare quella magia che si sprigiona quando più generi musicali, apparentemente diversi e lontani, si fondono, si contaminano, dando vita ad un prodotto nuovo in continuo movimento in quanto vivo: Oriente ed Occidente che si fondono, due culture, due scuole, due tradizioni che diventano un solo motivo.
Anche Vendola ha insistito sull’importanza di investire sulla cultura. “Le istituzioni non devono stabilire i parametri della cultura, ma proporla in quanto tale e valorizzarne la qualità”, ha continuato, “bisogna creare delle officine in continua evoluzione, in modo da non stigmatizzare un evento ma trasformarlo contemporaneamente in punto di partenza e punto di arrivo.
Per quanto concerne le novità tecniche il maestro Pagani ha fornito qualche anticipazione circa la personali innovazioni che ha voluto introdurre.
Partendo dal presupposto che la Taranta è figlia di una indatabile tradizione orale e che quindi in quanto tale è estremamente fragile e soggetta a sgretolazione se non maneggiata con cura, Pagani ha pensato di recuperare elementi musicali della tradizione bizantina, le poliritmiche dei Balcani, la ritmica turca, mescolandoli con la pizzica.
“L’unica cosa che mi sono permesso di chiedere all’organizzazione è stata la presenza nella già prestigiosissima “Grande Orchestra della Notte della Taranta” di 20 suonatori di archi, in quanto questo suono si sta purtroppo gradatamente perdendo”
Dunque l’appuntamento è per l’8 di agosto a Corigliano D’Otranto presso Piazza Vittoria per la prima notte con la travolgente musica.
Per il programma e qualsiasi tipo di informazioni si può consultare il sito: www.lanottedellataranta.it

venerdì 6 Luglio 2007

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