Politica

Lavoro Nero: le reazioni a destra

La Redazione
Rocco Palese da FI tuona contro Ferrero ospite del convegno sull'instabilità del mercato del lavoro
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Il lavoro è un tema caldo, dove si scontrano la politica e le parti sociali, gli schieramenti e le opinioni più differenziate, tra soluzioni "chiavi in mano" e lamentazioni ad un primo ascolto assurde ma in realtà estremamente tragiche: ecco le voci fuori dal coro in merito alle conclusioni del convegno sul Lavoro Nero tenutosi ieri a Bari.

"Mai come stamattina (ieri ndr) la poesia della sinistra nazionale e regionale su disoccupazione e lavoro nero è stata scalzata dalla realtà della protesta dei lavoratori.
Mentre da Bruxelles arrivava l’eco delle rime intonate dal Presidente Vendola (“lotta al lavoro nero e non ai lavoratori”, e anche “lotta alla clandestinità e non ai clandestini”) all’interno di Villa Romanazzi Carducci il sottosegretario al Lavoro, Rinaldi teorizzava che contro il lavoro nero bisogna aumentare i controlli nelle aziende da parte delle forze dell’ordine. Nel frattempo il ministro Ferrero attaccava il resto del Governo su pensioni e mancata coerenza con le promesse elettorali. La stessa cosa con toni decisamente più duri facevano all’esterno centinaia di lavoratori che chiedevano conto alla Giunta Vendola e al Governo Prodi delle centinaia di bufale raccontate in oltre due anni. C’erano i lavoratori dell’Ilva che hanno bloccato la ferrovia per un paio d’ore, la Cgil che chiedeva perché 41 lavoratori interinali di Sviluppo Italia dopo tre anni sono stati mandati a casa e un gruppo di cassintergrati delle CCR.

Il Governo promette la realizzazione di una Cabina di regia sul lavoro nero che potrebbe anche essere positiva, se solo fosse unita ad altri tre punti irrinunciabili: la diminuzione del costo del lavoro; l’aumento delle risorse destinate agli ispettori; la dotazione alle Forze dell’Ordine di uomini, benzina, carta, insomma di mezzi indispensabili per condurre realmente la lotta contro il lavoro nero. Ma lo stesso sottosegretario Rinaldi ha ammesso che in Finanziaria non ci sono risorse sufficienti per attuare questi tre punti. Quindi siamo all’aria fritta, alla pura demagogia.
Come si fa quindi a dire che le Forze dell’ordine devono aumentare i controlli se il Governo Prodi taglia le risorse ad esse destinate?
E come fa il ministro Ferrero a dire che il Governo lotta per il lavoro pulito e regolare quando il suo partito è il primo a scagliarsi contro ogni forma di flessibilità?
In attesa delle nuove rime baciate che certamente il Presidente Vendola andrà a recitare in giornata, crediamo che qualcuno debba avere il coraggio di affrontare la realtà, quindi di dare risposte a quelle centinaia di lavoratori arrabbiati".

Rocco Palese
Capogruppo Forza Italia

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«Auspichiamo che l’istituzione della cabina nazionale di regia per il coordinamento delle politiche di contrasto al lavoro sommerso non rimanga un annuncio e che si proceda immediatamente alla sua istituzione.
C’è da fare di più e il convegno di Bari invita ad una serie di riflessioni. E’ compito della politica non solo combattere i fenomeni sommersi, ma garantire anche maggiore sicurezza sul posto di lavoro. Purtroppo questa necessità si fa più pressante al Sud e in Puglia, dove sono alti gli incidenti, anche mortali, di quei lavoratori che svolgono regolarmente il proprio compito.
Il Governo non deve dimenticare, poi, che la lotta al lavoro illegale e per la sicurezza passa attraverso le ispezioni aziendali. Sono stati pochi gli ispettori del lavoro assunti con il precedente Governo Berlusconi. Ci auguriamo che l’attuale esecutivo attivi i concorsi per incrementare gli organici degli ispettorati. Questo è uno dei modi per debellare il lavoro nero».

Giuseppe Carenza – Segretario Regionale UGL Puglia

mercoledì 4 Luglio 2007

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