Politica

Sinistra Democratica, Fulvia Bandoli: “Il socialismo europeo non è morto”

Antonio Scotti
"Riprendere subito il programmna dell'Unione e iniziare a lavorare"
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Mentre i dubbi e le aspettative verso il nuovo partito democratico crescono, la Sinistra democratica si mette a lavoro.  Molti si vogliono tesserare e ci ringraziano, fanno sapere dal coordinamento regionale. La voglia di cambiare, giurano, è davvero tanta.
“Non siamo una mozione che si è trasformata in un partito altro all’interno della sinistra italiana”, assicura Fulvia Bandoli, ex parlamentare Ds e componente del coordinamento nazionale, a Bari per un convegno che faccia il punto sulla fase costituente ed organizzativa della  Sinistra Democratica. “Siamo – continua Bandoli – un movimento, un’ organizzazione aperta che ha deciso di stare comunque dalla stessa parte di chi hanno intrapreso una strada diversa nella sinistra italiana”.
Il movimento fondato da Fabio Mussi è ormai una realtà diffusa in tutta la regione. In consiglio regionale si è già costituito un gruppo, in un gran numero di comuni si vanno definendo le strutture del nuovo movimento, senza contare la presenza in numerosi consigli comunali e giunte pugliesi. La missione della Sinistra democratica è chiara . E Fulvia Bandoli la ribadisce alle decine di sostenitori del nuovo movimento: “Riprendere il programma dell’Unione lavorando all’unità di tutte le forze della sinistra”. Senza volontà di rivincite. E con una consapevolezza: “Se il partito democratico non dovesse riuscire nel suo intento, emergerà un problema per tutto il paese e di cui anche noi dobbiamo tenere in conto”.

“E’importante – rassicura Bandoli– trovare l’unità partendo dalla discussione sui contenuti, risolvendo prima i problemi e non creando dei contenitori  che rischiano di rivelarsi vuoti”. Tra le necessità da affrontare in maniera prioritaria, l’ex parlmentare Ds ha ricordato anzitutto la riforma dell’art.30 della legge Biagi, la lotta alla precarietà, gli aiuti alle pensioni basse e gli incentivi alla ricerca.
“Si tratterebbe di prendere il programma dell’Unione e incominciare a produrre leggi significative
– esorta Bandoli -. Noi siamo quelli che ritengono che il socialismo europeo non sia morto e vogliamo mantenere un livello di critica alto nei confronti di alcune storture del capitalismo”.
Nonostante le rassicurazioni dell’segretario nazionale Ds Piero Fassino circa la collocazione del partito democratico nell’alveo del socialismo europeo, i sostenitori della Sinistra Democratica ribadiscono la volontà di non creare equivoci. “Il Partito democratico al 99 per cento non aderirà al Pse per svariate ragioni di opportunità con gli alleati – conclude Bandoli – . L’equidistanza che  dimostra verso il mondo dell’impresa, quello dei lavoratori e altre sfere della società non ci convince. Ora si tratta di non tradire le attese di molti sostenitori e di metterci a lavorare con l’obiettivo dell’unità e della difesa dei nostri valori”.

lunedì 18 Giugno 2007

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