Si è svolto a Bari presso la Biblioteca provinciale De Gemmis il convegno regionale dell’ Associazione Penelope, l’onlus che dal 2002 riunisce i parenti delle migliaia di persone scomparse in Italia e che punta ad aiutare le famiglie che vivono questa dolorosa esperienza oltre a battersi per una proposta di legge che aiuti a meglio organizzare le modalità di ricerca di chi viene inghiottito nel buio e sostenere economicamente i famigliari degli scomparsi.
La presidente dell’Associazione e ex parlamentare veneta Elisa Pozza Tasca ha ribadito come “la scomparsa di una persona cara è una sospensione della vita e noi non accettiamo che venga posta la parola fine alle inchieste sui nostri parenti scomparsi, anche perché quando una persona scompare non è possibile che nessuno abbia visto o sentito qualcosa”.
Mercedes Fria, deputata e responsabile del procedimento di legge per assicurare sostegno alle attività di ricerca degli scomparsi, spiega come “è stato ripreso un vecchio testo dalla precedente legislatura, a firma della Molinari e puntiamo a qualificare giuridicamente il reato. Primo firmatario del testo di legge è Cinzia Dato, ma le firme trasversali agli schieramenti politici sotto il documento possono farci ben sperare in un licenziamento in autunno del testo alla Camera e poi al successivo passaggio in Senato.”
In Puglia intanto si continua a brancolare nel buio per la scomparsa di Ciccio e Tore, i due fratellini di Gravina, ma anche per Sonia Marra, una ragazza di Specchia, nel leccese. Bari quest’estate è stata tappezzata dalle foto di Antonio Loconsole, un anziano vigile del fuoco in pensione che ancora non si riesce a ritrovare. Presidente del comitato pugliese è proprio la figlia dell’uomo scomparso, Antonella Loconsole, che continua a lottare per trovare il papà.
Per chi volesse mettersi in contatto con l’associazione questo è l’indirizzo email del comitato pugliese Penelope.puglia@libero.it