La Fiera del Levante di Bari e la Fiera di Ancona stringono un’alleanza per il rilancio del made in Italy nei paesi del Mediterraneo. E’ stato sottoscritto, infatti, un protocollo d’intesa che si propone di realizzare dal 2008 al 2010 dei veri e propri format fieristici in tutti i paesi che si affacciano sul Mare Nostrum. Scopo principale è quello di potenziare e proporre all’estero le migliori performance dei due enti, e in particolar modo la pesca per la Fiera di Ancona, l’agroalimentare per quanto riguarda la Fiera del Levante.
L’accordo si è concretizzato in seguito a uno scambio di ospitalità tra le due fiere. In questi giorni, infatti, la Fiera del Levante è presente con un suo spazio tra gli stand espositivi della Fiera di Ancona, sede della campionaria internazionale della pesca. L’Ente regionale fieristico delle Marche, invece, sarà partner della Fiera barese per la Fish Med Expo, nuovo Salone delle attrezzature, prodotti e servizi della pesca, in programma a Bari nel mese di settembre, proprio durante la tradizionale Campionaria internazionale di Bari.
"Due fiere per una idea comune: quella di sostenere le nostre imprese nel processo di internazionalizzazione. Ancona e Bari si definiscono entrambe porte d’Oriente e attraverso questo protocollo dimostriamo che le due porte possono aprirsi in maniera sinergica, senza campanilismi, ma con il medesimo obiettivo di rafforzare il sistema Italia, e in particolare quello marchigiano e quello pugliese all’estero". Questo è stato il primo commento del presidente dell’Ente regionale fieristico marchigiano, Dante Merlonghi.
Con lo stesso entusiasmo ha salutato l’intesa il presidente dell’Ente Fiera del Levante, Cosimo Lacirignola: "Alla concorrenza tra fiere rispondiamo con questo partenariato per proporre un modello forte e vincente. Ci auguriamo che le imprese ci seguano attorno a questo progetto altamente innovativo e che porterà benefici ad entrambi. Condividere i problemi e le soluzioni significa attivare processi virtuosi che non hanno solo un valore simbolico, ma anche una forte connotazione di politica fieristica, che oggi inizia con la pesca e l’agroalimentare e che potrà abbracciare in futuro anche altri settori produttivi".