Politica

Coppie di fatto, al Comune è nuova spaccatura

Antonio Scotti
Si arena la delibera sulle registrazioni anagrafiche. Rinella: "Superare il pregiudizio"
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Fumata nera per il via libera alle registrazione dei conviventi etero ed omossessuali proposta dalla giunta Emiliano. Ieri, infatti, è iniziata la discussione nella commissione consiliare Pari opportunità che ha preso atto delle profonde spaccature presenti tra i diversi partiti di centrosinistra che sostengono Michele Emiliano.

Contrapposizioni speculari a quelle che animano il dibattito nazionale sui Dico, il disegno di legge sui diritti e doveri delle coppie conviventi proposto dal ministro della famiglia Rosy Bindi e dal ministro per le Pari opportunità Barbara Pollastrini.

Oltre al no secco dell’Udeur, La Margherita, per bocca del capogruppo Massimo Maiorano, ha chiesto il ritiro del provvedimento con l’obiettivo di costruire "un percorso fatto di tappe e confronti con tutte le espressioni della società civile". Dubbiosi anche i Ds, che vorrebbero aspettare l’esito favorevole o contrario dei Dico espresso dalle Camere.  Rifondazione Comunista, invece, insieme ai Socialisti autonomisti, ha deciso di proseguire promettendo battaglia se la delibera approvata dalla giunta il 9 marzo scorso dovesse non trovare l’appoggio di tutti i partiti della maggioranza.

Ora la delibera è al quarantacinquesimo punto all’ordine del giorno e, se le spacattura dovesse persistere, non è improbabile che il provvedimento possa rimanare solo una volontà della giunta Emiliano.

L’assessore ai servizi demografici Antonella Rinella, che ha promosso il provvedimento delle registrazioni anagrafiche, si è augurata che le divisioni si possano superare e, ieri, durante convegno sulle Pari opportunità, ha dichiarato che "dal pregiudizio si può e si deve uscire con la collaboarazione di tutta la società civile".

Dura la reazione dell’Arcigay di fronte ai dissidi dei partiti di maggioranza: "Non vogliono discutere un tema che li mette di fronte alle loro incongruenze"  ha dichiarato Enrico Fusco, presidente dell’Arcigay.

 

sabato 19 Maggio 2007

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