Attualità

Ottime le prospettive della Fiera, parola di Lacirignola

Danilo Calabrese
Ma occorrono nuove strutture, nuova gestione del personale, una nuova governance. E una fondazione
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Incontro proficuo quello di oggi in consiglio regionale tra il Presidente dell’ente Fiera, Cosimo Lacirignola, accompagnato dal vice Antonio Ciuffreda, e i capigruppo consiliari, l’assessore Mimmo Lomelo e il Presidente dell’assemblea legislativa, Pietro Pepe. “Una conversazione utile per l’istituzione, per la Fiera e per la comunità pugliese”, è stato il primo commento del presidente Pepe. “Sono grato al presidente Lacirignola per aver accolto l’invito che abbiamo sollecitato nell’ambito degli atti d’indirizzo che il Consiglio regionale esercita”.

E il punto sulla situazione fieristica parte dal concetto secondo cui “la Fiera”, come ha sottolineato Pepe, “è il ministro degli esteri della Puglia, l’unico strumento per collegarci al Mediterraneo e all’Oriente. È giusto fare il punto delle sue prospettive in considerazione di un valido processo di collaborazione e in vista dei progetti che la Fiera intende realizzare alla luce dei grandi cambiamenti in atto a livello economico e politico nel mondo”. Il futuro, infatti, aprirà degli scenari importanti per la Fiera, la Puglia e Bari in vista di una serie di scadenze, come la zona di libero scambio nel 2010 e l’esaurimento dei fondi strutturali europei nel 2013.

“Si tratta di cogliere il momento”, ha affermato Lacirignola, “che porrà molti problemi, ma anche molte opportunità, valorizzando la posizione strategica nella città, tra il porto e l’aeroporti, una felice peculiarità data dalla storia”. Per questo si punta al suo riassetto attraverso nuove strutture, una nuova gestione del personale, del prodotto e della governance. Ma innanzitutto, attraverso una legge quadro regionale che avrà il compito di ridisegnare i modelli di trasformazione degli enti fieristici partecipati (su tutti la fiera di Milano). L’idea è costituire una fondazione che possa garantire patrimonio e gestione, consegnata a privati, dell’ente.

Fondamentale sarà sul piano estero far parte delle grandi rassegne internazionali. Mentre, sul versante interno si dovrà cercare più alleanze possibili con altri enti fieristici, senza dimenticare l’area geografica, cui deve fare assolutamente riferimento: il Mediterraneo e i Balcani. Per quanto riguarda le varie iniziative, invece, si punterà sempre sulla famosa campionaria di settembre. Agrilevante diventerà sempre più rassegna specializzata. E in più, dovrà risultare notevole l’apporto di Fishing Med, fiera della pesca che si candiderà ad ospitare gli stati generali della filiera ittica nel Mediterraneo.

“La Fiera del Levante”, ha concluso Cosimo Lacirignola, “vuole essere la sintesi di volontà condivise di un territorio che deve fare squadra, fare sistema, per esprimere appieno tutte le sue potenzialità”.

mercoledì 16 Maggio 2007

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