Politica

La Regione Puglia e la scommessa dei PIA

Danilo Calabrese
Una novità assoluta in Italia. Sandro Frisullo: "Ricerca e innovazione al primo posto"
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La giunta Vendola mostra tutte le sue buone intenzioni nel voler avviare un nuovo corso in un settore industriale, che da decenni appare amorfo, paralizzato e stanco. Esattamente con questo spirito l’assessore regionale allo sviluppo industriale, nonché vice presidente, Sandro Frisullo, ha firmato oggi i primi 10 contratti di avvio con altrettante piccole e medie imprese e consorzi, attraverso lo strumento dei Programmi integrati di agevolazioni (PIA). L’operazione consiste nel riconoscimento a 66 imprese e consorzi (di cui 12 nell’area nord barese e altre 12 nell’area metropolitana di Bari), nell’ambito dei PIT (progetti integrati territoriali), dei mezzi economici adeguati per consentir loro un’innovazione e una internazionalizzazione delle aziende.

Un investimento, proveniente dai fondi POR Puglia dello scorso sessennio, pari a 181.563.045 di euro, concesso solo a coloro che abbiano effettivamente mostrato la volontà di cambiare rotta, proiettandosi verso un mercato molto più in là dei vicini confini regionali. “La modernizzazione di un territorio sta nello sviluppo della sua industria”, ha affermato Sandro Frisullo, “ed è per questo che il grosso degli incentivi andrà alla ricerca e all’innovazione”. Questi, dunque, i criteri principali di selezione adottati dalla Regione Puglia, che non havoluto concedere finanziamenti a pioggia, come si usava in precedenza, ma incentivare le imprese che puntano allo sviluppo, ricerca e al lavoro di qualità”.

Tramite la procedura negoziale avviata oggi, si è voluto premiare proprio il concetto di innovazione, assolutamente presente in tutti i progetti. I dieci contratti odierni, ad esempio, sono stati siglati con aziende appartenenti a settori industriali comunissimi, ma con una vera e propria inclinazione alla ricerca. Come quella che ha realizzerà vasche idromassaggio per diversamente abili o l’altra che vuole sviluppare un sistema di interpretazione delle informazioni contenute in immagini estratte grazie alla digitalizzazione di documenti cartacei e di un sito web attraverso cui l’utente potrà attivare l’archiviazione cartacea o digitale.

Per queste 66 aree di intervento, inoltre, si prevedono 250 nuove unità lavorative. “Questo perché abbiamo preferito mirare a un incremento qualitativo del lavoro, e non quantitativo”, ha spiegato l’assessore Frisullo, che ha evidenziato come dal gruppo dei beneficiari sia stato esclusa solo una ventina di imprese a causa dell’inaffidabilità sul fronte innovazione.
Il dirigente del settore Industria, Davide Pellegrino, invece, ha voluto spendere una parola sul fatto che “non c’è nulla del genere nelle altre regioni italiane”e su come tutto sia stato concluso nel giro di nove mesi. “Il grosso delle iniziative”, ha concluso, “riguarda le imprese pugliesi. Le altre per ottenere il finanziamento hanno dato garanzie di collegamento con il nostro territorio”.

Nuove modalità di attrazione per gli investimenti in Puglia. E chissà che davvero non si capovolga la situazione.  

venerdì 27 Aprile 2007

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