Attualità

Bullismo: focus on

Marilina Miacola
Necessario individuare percorsi di prevenzione e sostegno
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Il bullismo, “piaga sociale”sempre più diffusa nei contesti scolastici odierni, è una psicopatologia che si manifesta con oppressioni verbali o fisiche ripetute nel corso del tempo nei confronti di un soggetto debole.
Chi è bullo/a? Bullo è colui/colei che compie atti di violenza, che agisce con intenzionalità al fine di dominare l’altro/l’altra partendo dall’esigenza di sentirsi leader.

Il tema del bullismo è stato oggetto del convegno “Bullismo: percorsi in continuità” presso la Sala consiliare della Provincia di Bari ed organizzato dal “Gruppo educhiamoci alla pace” in collaborazione con l’Amministrazione provinciale, per la quale è intervenuto, introducendone i lavori, Onofrio Sisto, Assessore provinciale alle politiche attive e alla formazione professionale.
“Il fine di questo incontro fortemente voluto e sostenuto dall’Amministrazione provinciale”, ha dichiarato Sisto, “è quello di indirizzare coloro i quali, operatori scolastici e non, hanno una delega ad affrontare i problemi quotidiani legati al bullismo.”

L’Assessore è intervenuto anche in qualità di rappresentante dell’Agenzia per la lotta alla criminalità, che vede coinvolte diverse istituzioni: Comune di Bari, Provincia e Autorità giudiziaria. “Questo convegno”, ha affermato l’assessore provinciale, “tende ad individuare dei percorsi di prevenzione e non solo di carattere sanzionatorio rispetto al tema del bullismo”.
A tale proposito l’Amministrazione provinciale è impegnata in una forte rivendicazione della formazione professionale, che sia capace di formare figure in grado di operare nelle varie agenzie educative, laddove ciascuna ha un ruolo fondamentale nel percorso di crescita e formativo dei minori.

Gli interventi sono stati moderati da Angela Mongelli, Ordinario di Sociologia dell’Educazione presso la facoltà di Scienze della Formazione di Bari, che ha sottolineato la peculiarità del concetto di rete nell’operatività quotidiana dei contesti educativi, oltre che le cause del fenomeno bullismo che, a detta della docente, sono legate al contesto culturale e familiare d’origine.
Dal canto suo Rosanna Lallone, dirigente del Servizio Formazione professionale, Pubblica istruzione e sport della Provincia di Bari, ha sottolienato che il fenomeno del bullismo, così come quello dell’omertà o dell’intimidazione, fa parte delle logiche del mondo adulto. “Abbiamo personalità che crescono e che hanno bisogno di riferimenti”, ha detto Lallone.

I riferimenti di cui un minore ha bisogno sono quelli legati alle agenzie educative più tradizionali: famiglia, scuola, ma anche il mondo dell’associazionismo, così come menzionato nell’art. 2 della nostra Costituzione. “Spesso facciamo un uso improprio del termine rete, fare rete non è la panacea di tutti i mali. Deve venir fuori l’educazione vera, quella dell’ars maieutica socratica”.

Lallone ha anche valorizzato l’importanza degli attori sociali: non solo la famiglia, ma anche le istituzioni, non più meri gestori di servizi, ma coprogettatori. “Come amministrazione provinciale”, ha concluso, “stiamo lavorando su due linee progettuali: la nomina di un tutor come sostegno ai diversamente abili in ambito scolastico ed il progetto Orientafamiglia che partirà con il servizio civile".

A conclusione dell’incontro i ragazzi della IV A dell’Istituto magistrale “Vito Fornari” di Molfetta hanno presentato sul bullismo.

mercoledì 25 Aprile 2007

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