Attualità

La pubblicità è morta: viva la pubblicità

La Redazione
Emanuele Pirella, l'inventore del copyrighting in Italia, guest star dello Studio Valletta
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L’emozione è stata grande e palpabile il senso dell’evento: Emanuele Pirella è uno dei padri dell’advertising moderno ed incontrarlo non è fatto di tutti i giorni. A Bari è stato possibile grazie ad un seminario organizzato dallo Studio Valletta per i quasi cento giovani partecipanti al Master in Marketing, Comunicazione d’Impresa e Comunicazione Pubblica.

Riuniti per l’occasione in “plenaria” in una sala dell’Hoter Excelsior, i tre corsi di Bari, Lecce e Foggia hanno potuto,  insieme a Pirella, ripercorrere le tappe più importanti dell’evoluzione dell’advertising, dai primi vagiti degli inizi del 900 sino alle tendenze contemporanee, strettamente intrecciate con i nuovi media.

Pirella, con il suo stile affabulatorio e coinvolgente ha “raccontato” quasi un secolo di pubblicità e di teoria dell’advertising, mostrando anche degli “show reel”, filmati con i suoi spot più celebri e celebrati (“O così o Pomì” tanto per fare un esempio) e una carrellata di grandi spot internazionali vincitori ai Festival dedicati all’advertising come quello di Cannes.

Si dice che la pubblicità sia morta perché il pubblico mostra una certa stanchezza di fronte alla ripetitività e all’invasività degli spot – ha dichiarato ad un certo punto della relazione – in realtà sta a noi renderla attrattiva e interessante con un po’ pi di coraggio ed indipendenza di fronte ai committenti che spesso vogliono ottimismo e poco realismo. Per cui viva la pubblicità, purchè sia ben fatta, sincera ed emozionante”.

Un vero e proprio fuoco di fila di domande da parte dei ragazzi, cui Pirella ha risposto con precisione e competenza, ha posto fine ad un evento che ci si augura possa essere ben presto ripetuto.

 

martedì 27 Marzo 2007

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