Cronaca

Ex Gaslini in quarantena: accertata la presenza di amianto

Claudio Cimaglia
E il consiglio comunale intanto approva il progetto preliminare per il Centro Servizi Multifunzionale
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Alla luce dei risultati dell’ARPA Puglia, che hanno attestato l’effettiva presenza di fibre di amianto sia nelle polveri sparse sul suolo sia nei rifiuti abbandonati, in data 23 febbraio 2007 è partita l’ordinanza del Sindaco di Bari, Michele Emiliano, che ha lo scopo di mettere sotto sicurezza tutta la zona dell’ex Gaslini.
È secondo il “principio della cautela” che l’Assessore all’Ambiente Maria Maugeri ha intenzione di procedere in questa delicata questione. Legato al problema “amianto” non è mancato un riferimento alla spiaggia di  Torre Quetta, ancora chiusa al pubblico per ragioni di sicurezza.
Il caso “Ex Gaslini” risale al 9 agosto 2005, nel momento in cui sono iniziati i rilevamenti dei dati pertinenti la suddetta area. Il 4 ottobre dello stesso anno l’architetto Sgobba, per conto della Lease & Rent consegnò una relazione sulle attività svolte nello stabilimento.


Il piano di caratterizzazione è stato trasmesso dalla società solo il 27 giugno 2006 e reso esecutivo il primo dicembre dello stesso anno.
I risultati delle prime analisi hanno confermato la presenza di fibre di amianto e il relativo rischio per tutti i frequentatori abituali delle aree interne al perimetro contaminato.
Anche i manufatti all’interno dei quali sono state identificate aree contaminate da amianto versano in precarie condizioni di staticità e l’eventuale crollo aumenterebbe i rischi di ulteriore propagazione delle polveri.
È stato quindi ordinato al dott. Mario Francesco Felice, Amministratore Unico della Lease & Rent Company S.r.l. di eseguire ogni tipo di intervento per tutelare l’incolumità di tutti coloro che operano nelle immediate vicinanze dell’area inquinata. Ricordiamo la presenza di un’autorimessa e di un reparto dell’Acquedotto Pugliese.
Le operazioni partiranno con l’apposizione di opportuna cartellonistica con le indicazioni riguardo la presenza di amianto con relativa delimitazione di tutte le aree a rischio con lo scopo di impedirne l’accesso.
Dovranno inoltre essere predisposte delle opere col fine di scongiurare il rischio di crollo dei manufatti contaminati e potenzialmente contaminati, così come per quanto concerne la dispersione delle polveri nell’atmosfera.


n ultima analisi, ma non meno importante, dovrà essere garantita un’adeguata informazione. a tutti coloro che operano nei paraggi, relativa ai rischi provenienti dalle aree contaminate.
Intanto sono già state sospese tutte le attività lavorative nell’area, eccezion fatta per quelle riguardanti la caratterizzazione.
Il Comune di Bari ci tiene a sottolineare la serietà della questione e a garantire la scrupolosità nello svolgimento di tutte le operazioni necessarie per scongiurare, anche questa volta, il pericolo “amianto” e tutelare nel migliore dei modi i cittadini.
Maria Maugeri ha evidenziato l’unico punto positivo di questa faccenda, e cioè che “non ci troviamo di fronte ad una cautela fallimentare”.


Nella stessa giornata di ieri, si è riunito in seconda convocazione il Consiglio Comunale.


Il sindaco Michele Emiliano si è pronunciato sulla questione “Lama Balice”, affermando che nel 2002 è stato riscontrato un falso ideologico in due documenti.
In data 2 marzo ci sarà l’incidente probatorio; nel caso in cui la Magistratura accerterà la regolarità del tutto verrà chiesto il dissequestro.
Il Comune garantisce limpida informazione ai cittadini relativa al caso “Lama Balice” e si impegna a chiudere la questione nel minor tempo possibile e nella massima correttezza “lavorando di giorno e di notte, laddove sarà necessario”, ha concluso Emiliano.
È stato approvato il Progetto Preliminare circa il Centro Servizi Multifunzionale. Il Comune avrà a disposizione la somma di circa 4,400 milioni di Euro dai Fondi POR 2000-2006.

sabato 24 Febbraio 2007

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