Cronaca

Unimpresa al via

La Redazione
E intanto, Bari si spegnerà per protesta
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L’annuncio è arrivato durante la presentazione al sistema mediatico di Unimpresa, la nuova associazione delle piccole e medie imprese diretta in Puglia da Giuseppe Margiotta. Se le trattative in corso fra commercianti di strada, GDO (Grande Distribuzione Organizzata: gli ipermercati), Comune e Associazioni Tradizionali come Confesercenti e Confcommercio non dovessero sortire gli effetti sperati: i negozi spegneranno le insegne dalle 18.30 alle 19.30, martedì prossimo 6 febbraio.

La protesta è stata concordata appunto fra Unimpresa e le miriadi di associazioni di strada che vedono riuniti i piccoli commercianti baresi. Per ora, come sempre, restano alla finestra Confesercenti e Confcommercio, quest’ultima troppo compromessa con la GDO per esercitare una pressione credibile sulla diminuzione delle domeniche.

Attualmente le domeniche di apertura Bari sono ben 38 su 52, un record nazionale che batte persino le regioni come Emilia Romagna, Veneto e Lombardia dove la grande distribuzione e la cooperazione commerciale datano da alcuni decenni.

"Nonostante vi sia un chiaro indirizzo da parte del Consiglio Comunale di Bari " ha detto Giuseppe Margiotta " che impegna il Comune a ridurre le domeniche di apertura, fin’ora nulla si è mosso e difficilmente nulla si muoverà visti gli interessi incrociati che legano le grandi centrali sindacali del comemrcio alla GDO. La protesta delle insegne spente, ha concluso, è solo un primo passo verso un ripensamentocomplessivo dei tempi e dei modi del Commercio a Bari e nel suo territorio metropolitano".

Margiotta ha rilasciato  queste dichiarazioni nel corso della presentazione della neonata organizzazione sindacale multisettoriale che, in controtendenza rispetto al passato, riunisce le imprese in base alla dimensione e non secondo il settore di appartenenza. "Abbiamo 1700 imprese già iscritte" dice soddisfatto Margiotta "e siamo nati praticamente da un paio di mesi: fra di noi la gran parte sono commercianti, na non mancano anche le aziende artigiane e quelle di servizi. Ciò che fa di Unimpresa un fatto del tutto nuovo è che sono gli imprenditori a costituire gliorgani dirgenti e non una classe di burocrati che poi blindano le cariche direttive e non consientono un ricambio ai vertici".

L’accenno, nemeno troppo velato, era alle organizzazioni maggiori, Confesercenti (da cui lui stesso proviene) e Confcommercio che "ormai non sono in grado di rappresentare davvero le istanze dei loro iscritti più piccoli e meno forti, proprio per la struttura verticistica che hanno e che, in pratica, ne fa degliorganismo più simili ai partiti che ai sindacati" ha detto.

Unimpresa, che esiste su tutto il territorio nazionale, si pone come l’organizzazione del futuro e del mondo globalizzato: "Siamo nati alla fine del 2003  tenendo in vista le norme dettate dall’Unione Europea che ha ridefinito in senso moderno le piccole e medie imprese" ha sottolienato il vicepresidente Nazionale Raffaele Ottaviano " e dal 2003 ad oggi abbiamo fatto davvero dei passi da gigante n tutte le regioni in cui siamo presenti. Ma siamo rimasti davvero piacevolmente sorpresi dalla rapidità con cui cisiamo affermati in Puglia".

Unimpresa dispone di una serie molto articolata di servizi alle imprese che tocca annche i delicati settori del credito e della formazione: da quella finanziata daiprogetti europei a quella autofinanziata dagli stessi imprenditori.

Oltre all’organismo regionale, diretto da Giuseppe Margiotta, Unimpresa dispone di 5 sedi provinciali (manca solo Foggia, di imminente costituzione, mentre la BAT è già perfettamente attiva con numerose iniziative di carattere anche socio-umanitario, come ha sottolineatoil direttore Savino Montaruli) e di numerose sedi zonali che riuniscono gruppi di comuni affini per vocazione economica e composizione imprenditoriale.

 

giovedì 1 Febbraio 2007

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