Politica

Protocollo d’intesa tra Mitica Murgia e Regione Puglia

La Redazione
Tra i firmatari anche la Provincia di Bari, l'Assopim, l'Unione Comuni PIT 4 e la Banca Popolare di Puglia e Basilicata
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Firmato ieri a Bari nella sede della presidenza regionale di giunta il protocollo d’intesa per la promozione del marchio Mitica Murgia, tra i promotori dell’iniziativa e la Regione Puglia, la Provincia di Bari, l’Assopim, Unione Comuni PIT 4 e Banca Popolare di Puglia e Basilicata. Il marchio, istituito nell’ambito del progetto comunitario Equal, denominato M.i.t.i.c.o. (Misure innovative per trasformare l’inadeguatezza di competenze obsolete), è nato su iniziativa della Computer Levante Engineering (azienda capofila del progetto), dell’Università degli Studi di Bari e della ConfApi Bari a settembre dello scorso anno.

Al momento sono trentacinque le adesioni (su quarantadue pervenute) a Mitica Murgia delle aziende dell’area murgiana PIT 4 di Altamura, Cassano delle Murge, Santeramo in Colle, Sammichele di Bari, Gravina di Puglia e Gioia del Colle. Si tratta di piccole e medie imprese operanti nel settore agricolo, agroalimentare, meccanico, dell’IT, della ristorazione, dell’abbigliamento e di servizi vari. Ma non sono escluse partecipazioni che possano portare valore aggiunto al marchio, nato proprio per incrementare la competitività di queste realtà imprenditoriali a livello nazionale e internazionale.
 
La sigla d’intesa di ieri mira ad allargare il fronte dei partecipanti all’iniziativa, inglobando la Regione Puglia e gli altri enti locali, per una più incisiva promozione sul territorio e, allo stesso tempo, un adeguato supporto da parte delle istituzioni e degli istituti di credito.  
Oltre a Mariarosaria Scherillo, componente del comitato esecutivo di Mitica Murgia, e il Prof. Corrado Petrocelli, Rettore dell’Università degli Studi di Bari, è intervenuto l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Sandro Frisullo.

“La Regione Puglia”, ha dichiarato Frisullo, “continuerà a incoraggiare iniziative del genere, perché contribuiscono a potenziare quei rapporti economici e sociali che consentono di creare una rete di consolidamento e di sviluppo nei differenti comparti dell’economia locale. Tali progetti valorizzano l’esperienza che abbiamo compiuto finora per individuare quei territori vocati all’integrazione e compiere, nello stesso tempo uno sforzo per ampliare le politiche di filiera, sviluppando l’internazionalizzazione”.
“Una tappa importante”, ha concluso l’assessore regionale, “per fare sistema e, soprattutto, superare quel localismo cieco che in passato ha ostacolato qualsiasi forma di sviluppo”.

martedì 23 Gennaio 2007

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