Attualità

Carbonara: volti buoni delle feste e risvolti di ogni giorno

Antonella Ardito
scrivi un commento 7840

Questo quartiere della città di Bari ha un’anima antica che durante le feste riscopre una parte preziosa: è il caso di Villa Damiani, l’antica residenza estiva dei Di Venere, famiglia possidente, imparentata con i Ricchetti, e di un loro nipote, Francesco Damiani, avvocato, che in questa villa riscoprì un frantoio e una neviera in un ipogeo e che trasformò in termarium i luoghi dove anche i monaci basiliani vissero intorno all’anno mille.
Nella residenza attualmente operano le suore del Beato Filippo Smaldone, che si occupano dei sordomuti: un’associazione di cittadini carbonaresi, che dal novello santo prende il nome, anche quest’anno ha organizzato un presepe vivente nei cunicoli e nelle grotte, dove trovano posto figuranti intenti a far rivivere antichi mestieri legati alla civiltà contadina e al piccolo artigianato che fino agli anni ’60 del ‘900 sono stati gli assi portanti dell’economia dell’ex frazione.

Il 28 dicembre un’apertura straordinaria destinata ai disabili è stata organizzata da Matteo Pagano, uno degli animatori dell’associazione,  e da Francesco Magrone, consigliere circoscrizionale, in collaborazione con la STM, l’azienda municipalizzata che cura il trasporto urbano dei diversamente abili, per permettere loro di visitare il presepe.
Abbiamo mandato una lettera ai nostri clienti” spiega Zonno, responsabile del settore trasporto disabili, “e abbiamo invitato a prenotarsi per poter visitare il presepe di Carbonara. Cinquanta i disabili che hanno aderito e con loro, le famiglie: con sette pulmini e 14 dipendenti è stata coperta tutta la città.” Le prenotazioni sono arrivate numerose dalla IV Circoscrizione ma anche dal San Paolo e da Japigia, grazie all’informazione fatta nelle parrocchie.
Il presepe, una vera chicca a due passi da Via Fanelli, è visitabile il 6 e il 7 gennaio dalle 18 alle 22.
Questo il lato buono di un quartiere che riesce a valorizzare il suo passato.

Il presente di Carbonara è invece fatto di una piazza costantemente invasa dalle auto, dove basta poco per bloccare il traffico per ore.
Sempre il 28 dicembre un pullman della linea 4 è rimasto bloccato all’imbocco della rotatoria di Piazza Umberto I da una Mini Cooper parcheggiata fuori dagli stalli. Per permettere al traffico di defluire le altre macchine sono state spostate dagli stalli e parte del traffico è sfociata in Via Ospedale di Venere: questo intorno alle 19,30. Ma all’arrivo di un altro 4 si è sfiorato il blocco: dei vigili, chiamati da tre persone diverse o di altre forze di Polizia, nessuna ombra, mentre uno dei due autisti del bus cercava di deviare il traffico.

Il ritornello tra la folla che guardava stupita (ma non troppo) l’ennesimo blocco dei mezzi urbani era uno solo: “Ma chi è quella stupida che ha lasciato l’auto in quel modo scorrettissimo??!! (la traduzione è abbastanza distante dagli epiteti lanciati alla presunta guidatrice).
Lo stupore è accresciuto quando alle 19, 52 un ragazzo( e non un’esemplare femmina del genere umano) sulla trentina, lampadato e ben vestito ha aperto l’auto ed è fuggito via, incurante di quello che era successo.
Risultato unico di un parcheggio “molto free”: mezz’ora di follia ad alto concentrato di polveri sottili, un ritardo abissale per due pullman della linea 4 e l’ennesimo esempio di non curanza dello spazio comune, visibile a Carbonara ma non solo.

martedì 2 Gennaio 2007

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti