Politica

Bari: una città per lavorare

Fortunata Dell'Orzo
In arrivo (finalmente) le graduatorie per il salario di inserimento. Ma le imprese sono il ventre molle e il punto debole della città
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Aria piuttosto pesante in Comune ieri mattina, nonostante il panettone e lo spumante preparati per giornalisti e ospiti delle varie conferenze stampa (una cortesia che noi di  barilive.it disertiamo per principio: i giornalisti devono stare il più possibile lontani dalle blandizie di chi amministra).

Aria pesante dicevamo sia per le uscite di Di Matteo contro l’Amtab di cui è  appena diventato presidente solo grazie al cinismo del suo partito e, sia per le voci di una possibile rimozione di Ludovico Abbaticchio dall’assesorato all’Urbanistica in quanto colpevole, almeno questa è la voce che corre, di "non dar retta ai partiti e decidere per i fatti propri".

Se queste voci dovessero esser confermate, be’ possiamo cominciare a salutare per sempre lo spirito con cui in origine era nata la giunta Emiliano e dovremo rassegnarci a veder girare per i Sacri Palazzi i tristi figuri designati dai partiti per "accontentare qualcuno" e non per meriti effettivi e reali competenze.

Ma torniamo  alla presentazione delle politiche attive per l’occupazione e il lavoro messe in atto dal Comune di Bari in sinergia con la provincia, per statuto pienamente titolata ad occuparsi della questione.

Rimandiamo all’ampio resoconto fatto dal solerte ufficio stampa del  Comune per quello che riguarda le varie misure e riserviamo questo spazio per qualche considerazione che ci permettiamo anche di far presente ai nostri amministratori di Palazzo di città.

1. Salario di Inserimento: innovativa come misura, permette alle aziende di avere degli stagisti che potrebbero poi diventare dipendenti a tutti gli effetti. Ma a Bari le imprese hanno dimostrato ancora una volta d’essere incapaci di fare cultura d’impresa. E a fronte di quasi 5000 richieste di stages, hanno risposto meno di 300 aziende di sui solo 199 sono state ritenute idonee ad ospitare  294 beneficiari dai 18 ai 50 anni. Credo che Comune e Provincia ne debbano tenere conto e promuovere, di concerto con le associazioni datoriali e i sindacati delle varie categorie, dei seminari e degli workshop per alfabetizzare una classe imprenditoriale che sembra non voler uscire dal medioevo familista e levantino che ancora ci ammorba.

2. Sinergie con la Provincia di Bari: è bene che le istituzioni si parlino e che si scambino idee e forze. Ed è bene anche che la Provincia si riappropri in pieno delle sue competenze in fatto di lavoro e formazione professionale. Se ciò dovesse accadere, o meglio se continuerà ad accadere, possiamo dire serenamente che siamo di fronte ad una svolta epocale per quanto riguarda l’ente di via Spalato e va ascritto a tutto merito di Enzo Divella e di Onofrio Sisto che certo è lì perchè è un diesse (ma Divella non ha mai rinnegatoil manuale Cencelli) ma è anche un perito di cose di lavoro e ha un magnifico rapporto con l’attuale Ministro Damiano, che non guasta.

3. Il Comune di Bari, e il suo assessorato all’economia guidato da Cinzia Capano che non sta facendo rimpiangere Francesco Boccia, si sono posti non più e non solo come soggetti erogatori di fondi, ma come promotori di nuove idee per lo sviluppo di impresa e, quindi, di creazione di posti di lavoro. Certamente merito anche dei funzionari preposti, gente competente e motivata che non si sogna di entrare in rivalità con i colleghi della provincia ma che anzi scopre le gioie del mettersi in rete e fare sistema. Bari ha impiegato pressochè al 100 per cento i fondi disponibili e si candida a proseguire, con lo stesso metodo concertativo, per i prossimi anni. Da notare anche che potrebbe usufruire dei fondi non utilizzati da altri comuni capoluogo rientranti nela stessa area obiettivo.

Speriamo che qualche altra dissennatezza degli avidi e occhiuti partiti e partitini di questa scombiccherata maggioranza non mandi a gambe all’aria questo assessorato per metterci l’incompetente di turno cui si deve "fare un favore".

4. E a proposito: qualche tempo fa abbiamo fatto una serie di critiche ad una serie di assessori di questa giunta. Ci rispose solo Elio Sannicandro,  in modo del tutto insoddisfacente è vero, ma ci rispose. E tutti gli altri?

venerdì 29 Dicembre 2006

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