Cronaca

Tangenti, arrestato ispettore di polizia

Antonio Scotti
L'accusa è di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio
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Avrebbe intascato 2000 euro pur di far entrare nel territorio nazionale due quintali di uccelli cacciati in Albania e  appartenenti a specie protette. Per questo l’ispettore capo della polizia di Stato Martino Micoli (51enne nativo di Alberobello) è stato sospeso dal servizio per due mesi su disposizione  della magistratura barese. L’accusa di cui deve ora rispondere è di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio.


Tutto risale al 6 gennaio scorso quando, secondo la dinamica dell’accaduto, Micoli era di servizio nel porto del capoluogo pugliese. Qui, tra i tanti controlli della giornata, ha dovuto ispezionare un’automobile con all’interno del bagagliaio quintali di selvaggina. Secondo il procuratore aggiunto Marco Dinapoli la somma in denaro, che gli albanesi a bordo della autovettura hanno consegnato all’ispettore capo, serviva a far transitare gli uccelli a Brescia. Ed e proprio nella provincia lombarda che la selvaggina è stata poi ritrovata dagli agenti del Cites del corpo forestale nel corso di una maxi operazione dedita a scovare il mercato illecito di volatili.
Nell’indagine sono indagati circa 14 persone. Tra questi anche amministratori di agenzie venatorie accusati di avere organizzato dall’Italia spedizioni di caccia in nei paesi dell’Est europeo al fine di cacciare uccelli appartenenti a specie protette.


 

lunedì 4 Dicembre 2006

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