Attualità

Antonio Decaro: un assessore al servizio della città

Antonella Ardito
Passerà alla storia come l'inventore (suo malgrado) del Park and Ride: ma il suo mestiere è cercare di rendere la mobilità urbana cosa reale e non virtuale
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Autobus nuovi con la pubblicità e gli schermi informativi all’interno, paline per la ricezione del segnale GPRS a Carbonara e al San Paolo, senza dimenticare l’ormai mitico Park and Ride e gli incrementi nelle percorrenze dell’Amtab (con i bus navetta inseriti nel servizio di linea, perché tutti con regolare titolo di viaggio possono salire sui velocissimi bus). Parla sempre al plurale Antonio Decaro, l’assessore più giovane della giunta Emiliano, e racconta del lavoro di ogni giorno fatto insieme ai tecnici del comune e delle aziende partecipate, per migliorare il trasporto urbano e la mobilità di una città come Bari che ha bisogno di muoversi di più…e meglio.

Bari come Torino, Genova o altre città e realtà italiane tipo Bologna o la Toscana. Sul tema dei trasporti urbani Bari cosa deve copiare dagli altri?
"Ha da copiare tutto, prima di tutto le percorrenze chilometriche: rispetto alle altre città che hanno le stesse dimensioni e lo stesso numero di abitanti e che magari non sono nemmeno capoluogo di regione, con tutti i problemi connessi alla mobilità, queste città hanno una media di 20 chilometri all’anno. Grazie ad un intervento regionale dopo vent’anni siamo riusciti ad avere un milione e quattrocentomila chilometri  che sommati ai precedenti otto milioni e mezzo fanno dieci milioni di chilometri. Il nostro servizio è la metà rispetto a quello delle altre città. E’ un problema finanziario e noi (comuni ndr) viviamo di finanza derivata per i servizi minimi perché c’è una legge nazionale che delega alla regione il contributo da dare ai comuni per le aziende pubbliche e private. Questo è il primo dato. Con un vecchio finanziamento regionale però abbiamo svecchiato il parco mezzi acquistando 79 autobus: di questi già 50 sono in esercizio, i prossimi sono in arrivo questa settimana, gli ultimi quattro (gli autobus snodabili da 18 metri ndr) a dicembre. Abbiamo introdotto il sistema del Park and Ride per coloro che non vogliono utilizzare il mezzo pubblico dall’origine fino a destinazione, e cercato con delle campagne stampa copiate spudoratamente da esempi statunitensi di far affezionare gli utenti all’uso del mezzo pubblico (vedi Il Bus è Mio e me Lo scelgo Io ndr).
Con l’incremento delle percorrenze chilometriche e gli autobus nuovi su alcune direttrici abbiamo ridotto i tempi di attesa, sulle altre saltano molte meno corse. Abbiamo avuto punte di 21 mezzi fermi in azienda per riparazioni: avarie riscontrate la sera non permettevano la mattina ai mezzi di uscire e su un programma di esercizio di 100 e passa mezzi averne 20 fermi significa che un venti percento del servizio non funzionava. Oggi questo problema si è attenuato moltissimo e sulle direttrici del San Paolo e di Carbonara abbiamo aumentato le percorrenze e ridotto i tempi di attesa.
Su queste stanno spuntando dei pali neri: sono le paline intelligenti. Con un dispositivo di bordo e un sistema GPRS l’utente alla fermata potrà conoscere il tempo di attesa reale dell’autobus
(costo del sistema un milione di euro reperiti dai Por ndr).

Il nove settembre sono cambiati gli orari dei pullman, quali sono le migliorie da apportare?
Abbiamo rivisto gli orari e sarà distribuito a breve l’opuscolo con gli orari aggiornati: cambiando i percorsi abbiamo calcolato una velocità commerciale media mentre adesso per il monitoraggio stiamo utilizzando il sistema Gprs che è più scientifico.

Alcune linee sono state allungate: quali hanno avuto successo e quali è meglio riportare all’antico?
Aumentando le percorrenze abbiamo ridotto i tempi di attesa: non c’è un grado di soddisfazione da parte dell’utente ma almeno non ci sono più le lamentele. Qualche problema c’è stato sul 16 che non percorreva più la zona di Macchie e lo abbiamo riposizionato lì e sul 53, nato dalla fusione del 5 e del 3/. Inizialmente nonostante la diminuzione dei tempi di attesa avevamo due tipi di problema: andava a pieno carico dal San Paolo e il percorso era un po’ più lungo quindi torneremo indietro sul tragitto. Abbiamo prolungato il 22 che dalle Piscine Comunali entra a San Girolamo, per permettere all’utenza scolastica che si reca a Poggiofranco di usufruire del servizio.

Park and Ride: Parco Due Giugno è il parcheggio di scambio più gettonato con una media di 400/500 auto al giorno. Cosa fare per migliorare il servizio?
Abbiamo preparato il progetto per destinare quell’area a verde e attrezzata a parcheggio perché vogliamo realizzare un nucleo centrale di parcheggio ma sulle fasce laterali mantenere la continuità di quello che sarà poi l’allargamento di Parco Due Giugno.
L’area a parcheggio sarà attrezzata a verde: sarà poco impattante il conglomerato bituminoso, solo per le corsie; tutti gli stalli per le auto saranno realizzati con betonelle e erbetta; le separazioni verranno fatte con arbusti e essenze arboree di pregio
(due milioni di euro, buona parte da destinare agli espropri, progetto preliminare da approvare entro dicembre e inserito nel piano triennale delle opere pubbliche del 2007 ndr).

Non si rischia di togliere spazio alle auto?
Un po’ sì, ma duecento cinquanta posti auto sono un buon parcheggio. Altre aree per il Park and Ride si possono trovare ma il problema è la percorrenza chilometrica per la navetta. Serve il finanziamento per fornire il ristoro all’Amtab di 2,18 euro al chilometro. Nelle ore di punta abbiamo messo da quindici giorni il terzo bus da Pane e Pomodoro perché è utilizzato molto come autobus di linea per chi si sposta da Madonnella verso il centro, al fine di non aumentare i tempi di attesa.

Piste Ciclabili e Bike Sharing: Bari può veramente sognare questa mobilità alternativa?
Per il Bike Sharing sono scaduti il 13 novembre i termini di presentazione dei progetti e si sta insediando la commissione giudicatrice. L’azienda vincitrice dovrà fornire biciclette bianco rosse: un cromatismo che è in linea con la città e che è difficile da contraffare.
La pista ciclabile che collegherà l’extramurale Capruzzi con Parco Due Giugno è nella fase del progetto esecutivo e sono allo studio nuovi collegamenti ciclabili tra il Polivalente di Japigia e Pane e Pomodoro, più un altro sul Lungomare diviso in due lotti. Inoltre l’Ufficio della Mobiltà ciclabile ha il compito di verificare la costruzione di piste ciclabili sulle nuove strade: tutti i collegamenti delle lottizzazioni delle maglie 21 e 22, il Ponte di Santa Rita e la Terza Mediana Bis avranno la pista ciclabile. Abbiamo chiesto ai progettisti delle modifiche ad hoc
.

Una nostra lettrice ha visto l’Assessore al Traffico parlare da solo per la strada durante dei rilevamenti: ha pensato che fosse un matto ma poi le ha detto bravo. Cosa che le dicono sia da destra che da sinistra. Le fa piacere?
E’ preoccupante quando da destra e da sinistra ti fanno i complimenti: sono convinto che le critiche aiutano a crescere. Quando i complimenti si ripetono ci si potrebbe adagiare e rendere meno. Una parte dei complimenti è meritata, sicuramente potremmo fare molto di più. Ci stiamo impegnando, non è solo un lavoro mio, è un lavoro fatto in sinergia con l’ufficio che ha poco personale ma che si impegna tanto e con l’Amtab e la STM. Sembro un mezzo matto, me lo dicono in molti, "che parla da solo e conta le auto" ma è un mestiere che faccio con passione. Non mi sento un assessore ma un tecnico del Comune che lavora per la sua città. Mi sento gratificato per questo. E’ un lavoro che mi piace anche se mi toglie tanto tempo e che non mi fa dormire la notte.

Natale si avvicina: quale regalo chiede l’Assessore Decaro ai baresi, alle istituzioni e per se stesso?
Ai baresi chiedo di spostarsi con mezzi alternativi, utilizzando il trasporto collettivo e non l’auto. Alle istituzioni chiedo programmazione, sistemi di finanziamento sicuri e fondi per il trasporto integrato. Mentre per me stesso chiedo di poter passare una Notte di Natale tranquilla e serena, nella speranza che mia figlia almeno per questo ultimo anno non scopra che Babbo Natale sono io.

 

lunedì 20 Novembre 2006

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