Attualità

Io Sposa, fiera del bello e del possibile

Antonella Ardito
Chiude l'edizione 2006 con un successo di pubblico e di espositori
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Io Sposa è la fiera dove tutti i desideri femminili si incontrano: abiti sontuosi, oggetti preziosi e raffinati per la casa, vacanze da sogno e un uomo perfetto…che sia in tight o mezzo tight poco importa.
Io Sposa però supera la dimensione del sogno e propone ai suoi visitatori le soluzioni più varie per il matrimonio, evento che muove una mole di denaro che è meglio non contabilizzare per non rovinare la magia di un giorno che segna la vita di uomini e donne e delle due famiglie, dei due mondi che si uniscono e che saranno linfa di nuova vita.
L’edizione 2006 della rassegna voluta dalla Condé Nast, casa editrice delle tre riviste specializzate, Vogue Sposa, Sposabella e Nozze In ha portato in fiera 150 espositori tra case di moda, aziende di mobili e cucine, artisti dell’arte floreale e tour operators.

Imprese locali ma anche grandi operatori del mercato delle Liste Nozze come Unieuro o colossi della pulizia come Nuncas, che con settant’anni di esperienza da Milano è scesa a Bari per portare consigli alle spose (ma anche alle mamme e alle suocere che numerose hanno affollato i padiglioni 17, 18, 19 e 20 della Fiera del Levante).
Io Sposa è per noi una grande vetrina e abbiamo pensato a dei momenti all’interno della fiera  per spiegare come conservare i tessuti speciali o caricare una lavastoviglie” spiega Rosanna Sartori dell’Ufficio marketing. Della serie che una casa pulita e in ordine giova al benessere della coppia e della famiglia soprattutto se il tempo dedicato alle pulizie è ben speso.
Altre indicazioni più strettamente legate al fatidico giorno Io Sposa le ha dispensate durante le lezioni di portamento: calze obbligatorie sempre per la sposa, anche a 40 gradi, ma se il piede è bello e curato via libera a sandali gioiello sotto l’abito bianco.

Prove di trucco e screening della pelle ma anche costi del fiorista, del viaggio di nozze, del servizio fotografico; si parte da un minimo di 800 euro per le composizioni floreali per casa e chiesa, per poi salire se bisogna allestire anche il ristorante. Il bouquet lo regala lo sposo: la signora Veronico spiega che con il mercato olandese si possono avere fiori tutto l’anno ma per i bouquet nostrani vanno molto orchidee e calle, prestando attenzione all’altezza della sposa, che se bassina deve evitare mazzi cascanti.
Una lista nozze oscilla su un minimo di tremila euro (batteria di pentole e servizio da sei e da dodici) mentre il fotografo prende sui 2.300 euro: Stefano, fotografo di Trebisacce include in questo prezzo l’album libro, 80 foto, il dvd, due poster e i mini book per mamma e suocera.
Per il viaggio di nozze una spesa di quattromila euro per una crociera di otto giorni nel Mediterraneo sulla Costa Victoria  o per un Tour in America. I prezzi dei banchetti salgono alle stelle dalle nostre parti: dai 110 Euro fino (ma anche oltre) ai 150 a persona per un pranzo che deve essere un evento, forse dimenticando che l’evento vero è la storia d’amore da coronare con l’impegno reciproco di una vita da vivere insieme.

Il prezzo più bello da pagare però è senza dubbio quello per l’abito da sposa: anche per le più distaccate e lontane dal matrimonio le nuvole di chiffon e i veli lunghi hanno una magia particolare.
Spiega Angela Van Westerhout dell’omonima boutique barese che “per un abito si parte dai novecento euro, per arrivare ad una media di 1500 ed un massimo di 4.000, ma da Cavalli a Marras passando per Lacroix  tutti sono personalizzabili e diventano un capo unico. Quest’anno vanno molto lo stile impero e i tessuti morbidi, con abiti tagliati sotto il seno e facilmente adattabili anche quando si è incinta.”

Io Sposa sta diventando un grosso motore per il comparto che segue la realizzazioni dei matrimoni ma che vive anche di altro: ristoranti, centri di dimagrimento, società organizzatrici di eventi hanno espresso durante la rassegna il meglio delle loro possibilità ad un pubblico non solo pugliese ma anche proveniente dalle regioni limitrofe. Alla lungimiranza del futuro presidente dell’ente Fiera il compito di preservare la rassegna che non si rivolge ad una nicchia di mercato ma ad un pubblico potenziale di alto livello.
 

lunedì 13 Novembre 2006

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