Cronaca

Policlinico vietato ai disabili

Antonella Ardito
Il Consigliere Comunale Luigi Cipriani dimostra come in carrozzella non può salire negli uffici amministrativi
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Se lo chiedevano un po’ tutti: dov’è finito Cipriani? Da più di una settimana nelle caselle di posta delle redazioni i comunicati e le interrogazioni urgenti con la sigla GIL erano spariti.
Nessun problema, il Consigliere del Gruppo Indipendente Libertà tornerà presto in Comune ma ha dovuto subire un’operazione nel reparto di ortopedia del Policlinico, che lo ha  costretto momentaneamente su una sedia a rotelle. Dovendo muoversi in questa maniera Cipriani si è accorto dell’impossibilità per le persone in carrozzella di accedere ai piani alti della Direzione Sanitaria e Amministrativa, presso l’Accettazione Ammalati e l’ufficio Concorsi (e nelle foto la difficoltà è resa lampante). Niente scivoli, no elevatori (ma spesso farli funzionare è come chiedere le chiavi del Paradiso) e nessuna via alternativa per raggiungere il nucleo centrale dell’apparato amministrativo del più grande ente ospedaliero di Puglia


Io lavoro nel Policlinico da 25 anni e da 15, nell’ambito del sindacato, ho sempre evidenziato il problema delle barriere architettoniche: io non voglio sollevare sterili polemiche ma credo che sia giusto che l’Ingegner Castorani (il nuovo direttore generale dell’ente ndr) veda anche questi problemi.”
Ma il Consigliere Cipriani ha sollevato un’altra questione: “In direzione sanitaria i malati non possono accedere: l’ho provato sulla mia pelle l’altro giorno, prima dell’operazione, in pigiama ho chiesto di parlare con i responsabili. Mi hanno invitato ad andarmene per via di un provvedimento dirigenziale che non consente l’accesso ai degenti a questi uffici. Voglio sapere il perché di una simile limitazione alla libertà delle persone, e chi ha fatto una cosa del genere: anche per questo chiederò un incontro urgente con Castorani.”


Dopo la passeggiata con il Consigliere Cipriani nel Policlinico l’unica certezza che s’insedia nella mente del cronista è il solco sempre più profondo che c’è tra il mondo della sanità e i cittadini: siano barriere architettoniche o lunghe liste d’attesa il concetto non cambia….E non cambia il senso di impotenza che incombe quando si tratta di trovare soluzioni o validi referenti per il problemi.


È bene che si sappia che il cittadino degente è e rimane un suddito: a dispetto delle maggioranze che cambiano in Regione e dei proclami di inizio mandato.

mercoledì 4 Ottobre 2006

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