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Edisu, martedì in giunta la proposta di riforma

La Redazione
Allo studio la creazione di una nuova agenzia, la AReDiSIS
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Pronta la proposta di riforma dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio. L’ente, che si occupa in particolare di gestire i fondi per mense, alloggi e borse di studio, è commissariato dal 5 ottobre 2005. Una situazione “di brevissima durata”, assicurò l’allora assessore regionale al Diritto allo Studio, Paola Balducci, “fino alla legge di riforma, che speriamo di approvare entro breve”.

In pratica il commissariamento non ha consentito, per un anno, alle rappresentanze studentesche di partecipare alle decisioni prese dal Consiglio d’Amministrazione dell’Ente e di tutelare gli interessi degli iscritti negli atenei pugliesi. A poco meno di un anno dallo scioglimento del Cda, la proposta di riforma è pronta. Mimmo Lomelo, subentrato alla Balducci, la presenterà in Giunta martedì prossimo. “Meno burocrazia e più studenti”, ha assicurato l’assessore. Una vera e propria ‘rivoluzione’ dell’Ente. A partire dall’assetto strutturale. Lomelo, infatti, proporrà alla Regione Puglia  di istituire la nuova A.Re.Di.S.I.S, l’Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio dell’Istruzione Superiore. Un nuovo organismo tecnico e operativo per tutta la regione, con sede unica a Bari. La nuova agenzia unica permetterà così di ridurre i costi di gestione. “Vogliamo evitare le spese che non sono dirette agli studenti. E la prima è la burocrazia”.

Tra le altre novità introdotte dalla proposta, la possibilità di collaborare con l’imprenditoria e i soggetti privati, per far fronte ad una delle questioni più difficili che l’agenzia dovrà affrontare: le ‘case degli studenti’. Attualmente, infatti, gli alloggi Edisu funzionanti in Puglia sono pochissimi, alcuni dichiarati inagibili, altri chiusi per ristrutturazione. Saranno nuovamente disponibili a data da stabilire. Con l’apertura all’imprenditoria privata, invece, l’Edisu potrebbe ricorrere al ‘project-financing’ per avviare i lavori e ri-durre le spese di messa a nuovo dei collegi e nel frattempo potrebbe affittare stanze o strutture private per alloggiare provvisoriamente gli studenti fuori-sede. A controllare la qualità dei servizi offerti dall’Ente sa-rà una Commissione composta esclusivamente da studenti stessi, uno per ogni università della regione.

La nuova Agenzia darà più importanza alla comunicazione e ai rapporti con gli utenti. In programma, infatti, un Ufficio Relazioni con il Pubblico esclusivo dell’Ente, che, però, lavorerà in collaborazione con gli Urp dei diversi Atenei pugliesi. L’obiettivo è creare un punto di riferimento istituzionale in grado di colmare le lacune informative segnalate più volte dalle diverse associazioni studentesche alla sede dell’Assessorato al Diritto allo Studio, ospitato nell’ex Albergo delle Nazioni. Indipendentemente dalla sorte che il Consiglio della Regione Puglia riserverà alla proposta di riforma, Lomelo ha annunciato che a partire dai prossimi giorni, e probabilmente fino a gennaio prossimo, attiverà in via sperimentale il servizio ‘Sos Studenti’. Una linea telefonica gratuita  fornirà agli universitari ogni tipo di informazione riguardante l’Ente, le sue iniziative e le sue offerte agli studenti. Dall’altra parte del telefono non funzionari della Regione estranei al mondo universitario, ma altri studenti, assunti con contratti part-time dall’Assessorato, pronti a spiegare ai propri coetanei come muoversi nel labirinto della burocrazia accademica.

Difficile stabilire quanto l’attuazione della riforma peserà sulle casse della Regione Puglia, ma Lomelo ha assicurato che buona parte dei fondi necessari saranno recuperati con la politica del contenimento degli sprechi. Unico onere a carico degli studenti, l’aumento di poco più di dieci euro della tassa regionale Edisu del prossimo anno. Ma loro la prendono con sarcasmo.”Sono una studentessa fuori-sede – ha commentato Francesca Romana Moscaggiuri, dell’associazione ‘Studenti Indipendenti’ e presidente del Consiglio degli Studenti dell’Università degli Studi di Bari, che ha collaborato alla stesura del proget-to –  e so bene quanto pesa per un ragazzo ‘camparsi’ gli studi, il vitto e l’alloggio. Se, oltre a questo, mi permetto di avere anche una vita sociale, la spesa supera abbondantemente i mille euro al mese. Saremmo ben lieti di pagare dieci euro in più pur di ottenere un servizio efficiente.”

lunedì 2 Ottobre 2006

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