Politica

Consiglio Comunale: Anna Dalfino lascia la lista Emiliano

Antonella Ardito
La moglie del già Sindaco di Bari esprime il suo disappunto verso Michele Emiliano e Assessore Maugeri
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Carenza di dialettica democratica e malcelato autoritarismo: il primo paragrafo della lettera della ormai consigliera del gruppo misto Anna Dalfino è un chiaro segno del malcontento che serpeggia nella maggioranza del Comune di Bari.
La Dalfino dichiara a voce alta l’allontanamento volontario dalla Lista Emiliano durante le comunicazioni del Consiglio Comunale di ieri sera, che ha visto passare in secondo piano l’entrata del Comune di Bari all’interno del CDA del Politecnico.

Una storia strana il rapporto tra la capogruppo della Lista Emiliano alle elezioni del 2004 e il resto del gruppo che segnò la nascita della Primavera Pugliese: dallo scambio epistolare tra il Sindaco e la moglie di Dalfino si può ricostruire la vicenda che ha portato alla rottura.
Il 27 gennaio 2006 la consigliera invia una lettera ad Emiliano dove sottolinea che l’Assessore all’Ambiente Maugeri non la tiene in considerazione per le scelte che riguardano gli animali nonostante le “esperienze e conoscenze straordinarie” da lei maturate in vent’anni di lavoro.
I toni diventano più accesi un una seconda missiva (10 agosto 2006), indirizzata al Sindaco e ai consiglieri della Lista Emiliano, dove la Dalfino denuncia un boicottaggio delle sue idee e delle sue iniziative da parte di questi, in special modo del Capogruppo Cesare Veronico e dove chiede al Sindaco di togliere alla Maugeri la delega alla tutela degli animali, rea a suo dire di fare spreco di denaro pubblico e di incentivare sempre più i privati.
Omissione di atti d’ufficio e Abuso di potere sono i "reati" che la Dalfino contesta alla Maugeri.
La risposta del sindaco non si fa attendere (15 agosto 2006), dove Emiliano trova che il disappunto dalla sua consigliera sia nell’Aca, l’associazione di tutela dei cani di cui la Dalfino è animatrice, che non ha più “soldi per andare avanti” nonostante il contributo stanziato dal Comune.
Il Sindaco sottolinea che c’è un conflitto di interessi tra il suo ruolo nell’Aca e di Consigliera per i Diritti degli Animali, quindi la invita a scegliere tra i due incarichi e annuncia che rimetterà alla Procura della Repubblica la lettera di accuse nei confronti della Maugeri.  

La Dalfino ha scelto ieri di allontanarsi da chi l’accusa di tutelare interessi personali.
Adesso bisogna attendere la decisione del Sindaco in merito alla Delega oggetto della discordia.

Ma il Consiglio ieri sera ha anche registrato l’abbandono dell’aula della minoranza di centrodestra, in aperta contestazione con il Sindaco e con i consiglieri di maggioranza rei di mutismo : Cea, capogruppo di FI ne chiede le dimissioni, “perché in qualunque circoscrizione frequenta riceve fischi (e il Consigliere Loiacono dell’UDC ne è stato testimone l’altro ieri in un’assemblea circoscrizionale a Carbonara ndr) e perché non vuole far chiarezza sulla questione Dalfino”. Alla consigliera, continua Melchiorre di ANva la nostra solidarietà, ma questa è la punta di un iceberg dei rapporti umani che Emiliano ha rotto con la Maggioranza (Cippone e Cassano ndr)

Il capogruppo di AN intanto chiede al Sindaco quali sono gli speculatori della Fibronit, a fronte dell’accusa a loro rivolta di fare politicaccia.
Meleleo di FI chiude dicendo:”sembra che l’unico sindaco buono che Bari abbia mai avuto sia lui, credo che la sua sia esaltazione pura.”

 

venerdì 29 Settembre 2006

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