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La Bari che vince

Antonella Ardito
Il sindaco Emiliano premia 12 società baresi
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Una stagione da ricordare, un momento per festeggiare lo sport autentico, quello con pochi soldi e tanta voglia di emergere, ma anche per mettere in risalto le potenzialità di un vivaio florido come non mai non solo nel mondo del pallone, ma anche in altre discipline.
Questo il senso profondo e reale de La Bari che Vince, la premiazione voluta dal Coni provinciale e regionale nelle persone di Eustachio Lionetti e Elio Sannicandro, un evento da inquadrare nel progetto Coni Puglia Stars che da tre anni punta ad avvicinare i ragazzi tra i 6 e i 18 anni alla pratica sportiva.
Dodici società premiate con una targa ricordo e una maglietta: I so de Baar. Piccole cose ma importanti per una fascia di atleti e piccoli campioni in erba che vivono lo sport alla giornata, affrontando quotidianamente il problema degli spazi dove fare sport o quello degli sponsor, spada di Damocle comune al calcio femminile come alla pallanuoto.

Prima squadra ad essere premiata l’Abasan Bari, che l’anno prossimo affronterà l’A2 nel palazzetto di Carbonara, aspettando il Palaflorio, per il quale è già pronto il progetto esecutivo: ma è bene citare tutte le società che sono state riconosciute come portabandiere dello sport cittadino nel Belpaese:

Nuova Bari, per la promozione in serie A2 di calcio femminile;
A.s.t.r.ha. Bari, per la promozione in serie A2 di pallacanestro in carrozzina maschile;
Japigia Bari, finalista nazionale cat. under 18 di pallacanestro maschile;

CUS Bari, promozione in sera A per la formazione di Canoa Polo maschile;
Pink Sport Time, finalista playoff serie B1 di pallacanestro femminile;
Rugby Bari 1980, finalista playoff serie B di Rugby maschile;
A.S.D. Sportvacanze, prima classificata al campionato interregionale cat. allievi di pallavolo maschile;
Bari Nuoto, finalista nazionale cat. allievi di pallanuoto maschile;
Payton Bari, finalista nazionale cat. ragazzi di pallanuoto maschile;
Virtus Calcio Bari, prima classificata campionato regionale cat. allievi di calcio; A.S. Bari, finalista nazionale professionisti cat. giovanissimi di calcio maschile;

L’assessore comunale allo Sport Elio Sannicandro ha sottolineato che “Questi ottimi risultati, squadre in serie A pronte l’anno prossimo a rappresentare la città e altre otto formazioni in grado di portare i ragazzi delle giovanili alle fasi finali dei campionati nazionali, sono anche il frutto di due anni di sostegno a queste società, perché in fin dei conti è insieme che si vince, in una coesione continua tra attori dello sport e istituzioni.”
Il Sindaco Emiliano invece ha evidenziato come “lo sport sia educazione alle difficoltà della vita, alle necessità di impegnarsi ed allenarsi per ottenere un risultato, senza bluff. Per l’anno prossimo vorrei, e lo proporrò al Prefetto, che la Festa della Repubblica (il Due giugno) il Tricolore a Bari venga rappresentato da tutte queste società sportive che operano sul territorio per il bene dei nostri figli, insieme alle scuole, in una parata che non sia solo militare: si fa già in Grecia e credo che sia giusto e si possa fare anche a Bari.”

Quel che è giusto fare è garantire l’accesso alle discipline sportive a tutti gli strati della società barese, perchè in ogni famiglia c’è un piccolo talento che sogna di diventare "Come a Cassano" e che magari attraverso lo sport può dare realmente una svolta alla sua vita.

Sogni a forma di pallone? Su questo c’è da giurarci: la "pelota" oblunga, a spicchi gialli o arancione e pesante è il minimo comun denominatore di queste società che rappresentano Bari in Italia, sicuramente in modo più sincero del calcio dai grandi stadi e dai telefoni pazzi.

giovedì 22 Giugno 2006

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