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Bari: altro che domeniche shopping

La Redazione
Crisi del commercio, caos nel settore, città invivibile, nessuna programmazione: i commercianti "indipendenti" si associano e dichiarano guerra all'attendismo
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Si riuniscono oggi alle 14 in sala giunta al comune di Bari. Scelgono la sede istituzionale quasi a voler sottolineare che non è una faccenda che può essere risolta "fra pochi intimi", vale a dire le Associazioni di categoria da un lato, quelle storiche, e la direzione dell’Ipercoop dall’altra.

Hanno nomi presi dalle strade in cui sopravvivono i loro esercizi commerciali, come Concilio, Pasubio: strade ormai impraticabili per gli stessi residenti, soffocate dal traffico, trascurate dal pubblico trasporto, invase di rifiuti, taglieggiate dal racket.

Strade dove i "consumatori" hanno da fare i conti con un potere d’acquisto sempre più scarso e con le seduzioni, spesso irresistibili, delle grandi strutture tipo Iper e Super, in cui spendere a rotta di collo sembra meno pesante che nei negozi "normali". Hanno coinvolto consiglieri comunali e avvisato l’Assessore Ventrella, sperando che non diserti l’appuntamento.

Chiedono che l’ Amministrazione Comunale di Bari deliberi l’ apertura domenicale e festiva degli esercizi commerciali solo per il mese di dicembre nonché per ulteriori quattro domeniche o festività nel corso degli altri mesi dell’anno, in ossequio al disposto delle parti prima e seconda del comma 5, art. 18 della Legge Regionale Puglia 1.8.2003, n. 11.

E che il Sindaco di Bari fissi un incontro con i rappresentanti delle Associazioni baresi  "Concilio",  "Commercianti di via Pasubio"   e di altre realtà associativve commerciali di Bari, per discutere e regolarizzare la "questione commerciale" in Bari.

Li ascolteranno?

martedì 31 Gennaio 2006

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