Attualità

Il numero Antitratta sulle schede della Telecom

Antonella Ardito
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Una proposta che arriva dal basso e che diviene realtà: un milione e duecento mila schede telefoniche della Telecom con su il numero verde antitratta 80029029.

Questo è un numero che ha aiutato molte donne ad iniziare un percorso di liberazione dalla schiavitù sessuale, dalla morsa del marciapiede: un grande successo per Giraffa, l’onlus barese che dal 1997 si occupa del problema lanciando numerose campagne di sensibilizzazione.

Negli anni passati e ancora adesso sui pullman dell’Amtab, negli ipermercati e nei presidi di pubblica sicurezza campeggiano manifesti e adesivi che in spagnolo, inglese, arabo e nigeriano si rivolgono alle ragazze vittime del mercato del sesso nella loro lingua madre e le invitano a contattare l’80029029.

E’ stata la stessa onlus a richiedere al Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio di portare questo numero sulle schede telefoniche in vendita nelle edicole e dai tabaccai, luoghi frequentati dalle ragazze.

Le tessere telefoniche verranno distribuite gratuitamente dalle Unità di Strada, specialisti del settore che vanno sulle statali per fornire un aiuto diretto alle prostitute: questo "per raggiunge direttamente le ragazze e attuare una comunicazione rapida e chiara" come afferma la Presidente di Giraffa, Maria Pia Vigilante.

Oggi questa proposta è diventata realtà e come ha assicurato il responsabile dell’Ufficio Stampa di Telecom – Sud Italia, Pietro Miccillo, in primavera verranno stampate altre schede.

Giraffa gestisce a Bari la postazione regionale del numero verde antitratta, servizio messo a rischio dalla mancanza di finanziamenti per il 2006, il che sarebbe un duro colpo per l’Associazione, che mette in comunicazione tra loro le istituzioni sanitarie, i servizi sociali sulla problematica dello sfruttamento sessuale e risponde 24 ore su 24 alle chiamate grazie ad operatrici preparate a spiegare alle prostitute il percorso da seguire per diventare libere, ma accoglie anche le chiamate dei clienti e dei cittadini comuni che necessitano di spiegazioni sul fenomeno.

Nella conferenza stampa di ieri mattina in Regione alla presenza dell’Assessore Regionale al Lavoro e Cooperazione Barbieri e dell’Assessore alla Solidarietà Sociale, Pari Opportunità e Politiche dell’Accoglienza della Provincia di Bari  Occhiofino quindi, non si è parlato solo di questa comunione di intenti tra Telecom e Ministero delle Pari Opportunità nel dare visibilità al numero verde, ma anche della necessità di trovare fondi all’interno delle misure Pon Sicurezza per non lasciare la Puglia, terra di sbarco e di mercato delle straniere, senza un adeguato presidio di monitoraggio e di aiuto.

Con le dottoresse Padovano e Strappato in rappresentanza rispettivamente della Prefettura e della Questura di Bari, la Presidente di Giraffa Maria Pia Vigilante ha voluto anche fare il punto sulla situazione attuale della prostituzione: le nigeriane sono soggette ad un becero pendolarismo che la mattina le fa prostituire a Bari e la sera le conduce sulle strade del Tavoliere.

Sono soggetti difficili da avvicinare, manca il dialogo con le forze dell’ordine e vige una forte cultura della diffidenza, mentre le ragazze dell’est si fanno aiutare più facilmente.
Capitolo a parte le numerose colombiane, protagoniste negli ultimi mesi delle cronache fatte di sequestri di case d’appuntamento: spesso si prostituiscono autonomamente ma inevitabilmente finiscono nelle mani  della criminalità organizzata e diventano vittime di se stesse.
Altra loro peculiarità è che spesso sono coniugate ad uomini italiani.
Si affaccia intanto la prostituzione dagli occhi a mandorla, nuovo vero business del sesso a pagamento, oltre alla costante presenza di ragazze minorenni costrette sulla strada.

Questa scheda telefonica non sarà solo utile alle donne oppresse ma anche a tutti quelli che hanno fatto l’abitudine al fenomeno: non conosciamo bene le lingue straniere che dalla tessera invitano le prostitute a ribellarsi, ma chi deve iniziare a dire no per primo è il cliente di quella società in crisi di valori ma ricca e benestante che rappresenta tutti noi.

martedì 20 Dicembre 2005

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