Ieri sera nella Chiesa San Paolo di Bari ancora un appuntamento de "Le voci dell’anima", l’evento promosso dall’Assessorato alle Culture del Comune di Bari.
L’obiettivo della manifestazione, l’incontro e il dialogo di culture e religioni diverse, ieri ha raggiunto il suo culmine grazie alla musica di Noa, cantante israeliana di religione ebraica, nota a tutti i più importanti palcoscenici internazionali per la sua storia di musicista e per il suo impegno per la pace in Medio Oriente.
La voce suadente di Noa è entrata nella chiesa del San Paolo e ha riempito i cuori di tutti gli spettatori.
Con gli occhi chiusi, sorridente e con un’espressività fuori dal comune, la cantante dal fascino magnetico ha incantato l’intera platea. L’amore per la musica traspare dalla gestualità e dalle movenze, che tanto ricordano la sua terra per cui sente un forte richiamo.
"I’m jewish" dice, dimostrando il potere della musica quale mezzo per unire popoli di culture e religioni diverse. Il viaggio musicale ha ripercorso alcuni brani del suo ultimo lavoro, "Blue touche blue", a cui sono seguite melodie più orientali cantate in ebraico.
Accompagnata dal chitarrista, Gill Dor, dal percussionista, Zohar Fresco e dai violinisti napoletani, Solis String Quartet, ha interpretato con grande passionalità e maestria alcuni pezzi della canzone napoletana come Santa Lucia luntana e Torna a Surriento.
Altri due brani memorabili sono stati "Beautiful that way", il brano della colonna sonora del film di Roberto Benigni "La vita è bella" e"Ave Maria", la cui interpretazione ha suggestionato e commosso l’intero pubblico.
Noa ha, infine, salutato gli spettatori regalandogli "Shalom", augurio di pace e di amore.