Cultura

Da Bari a Roma: il successo di chi ama scrivere

La Redazione
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Giovedì 8 dicembre si è inaugurata a Roma, presso il Palazzo dei Congressi dell’Eur,
la quarta Fiera della piccola e media editoria: "Più libri più liberi", realizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE)  in collaborazione con il Comune di Roma, che ha avuto la durata di quattro giorni consecutivi.

S’è trattato d’un evento di notevole rilevanza,  che ha  creato, innanzitutto,  un luogo di incontro con il grande pubblico dei lettori, ma ha, altresì, offerto una maggiore visibilità e accessibilità a quel mondo variegato e riccamente eterogeneo della piccola e media imprenditoria.

Quest’anno, inoltre, si è positivamente  registrato un aumento sia del numero degli espositori (precisamente 349, collocati in 262 stand) ma anche del numero degli eventi che si  sono tenuti nel corso della  fiera: reading, incontri con gli autori, dibattiti su temi di attualità, iniziative per la promozione della lettura, etc.

Il programma, quindi, è stato vastissimo, e  molti sono stati gli ospiti   partecipanti ai vari  eventi, tra i quali, e per citarne solo alcuni: Alessandro Baricco, Andrea Camilleri, Tullio De Mauro, Stefano Rodotà, etc.

In occasione di quest’evento, Chiara Lanzone, scrittrice barese, ha presentato il suo romanzo d’esordio "L’amore sottratto"  edito da Azimut, una casa editrice di Roma che sta riscotendo un notevole successo, grazie anche alla veste grafica dei loro libri, accuratamente realizzata con ricercata ed artistica raffinatezza.

Il romanzo della sopraccitata scrittrice, esposto nello stand Azimut, durante tutti i quattro giorni della Fiera,  ha riscontrato un esito assolutamente positivo grazie ad un  favorevole ed ampio consenso del pubblico. 
  
Un vero trionfo, quindi, per la nostra autrice barese, la quale ha volutamente rimarcato che "L’amore sottratto" non è solo il  racconto  di un amore emozionale,  passionale e totalizzante tra due donne, ma anche è  un romanzo che intende difendere la soggettività d’un corpo dal pericolo della sua oggettivazione, e del suo inesorabile decadimento a cosa.

lunedì 12 Dicembre 2005

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